Domenica 3 novembre, la Cantina Bentivoglio aprirà le sue porte per un jazz brunch alle ore 13 nell’ambito del Bologna Jazz Festival. La musica sarà affidata a due dei più prestigiosi esponenti della scena jazz statunitense, il trombettista Dave Douglas e il pianista Uri Caine: un duo che è un sodalizio tra visionari che hanno aperto le porte alle sonorità jazzistiche del terzo millennio.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, TPER, Città Metropolitana di Bologna e del main partner Gruppo Hera.
Dave Douglas e Uri Caine sono, sui rispettivi strumenti, la quintessenza del modernismo che nel corso degli anni Novanta dilagò dalla scena newyorkese investendo l’intero mondo jazzistico. E con il disco in duo Present Joys (2014) colsero come sempre di sorpresa gli ascoltatori, interpolando tra i brani di Douglas alcuni inni ottocenteschi: tecnicamente semplicissimi, quindi completamente sorretti dalla profonda sensibilità degli interpreti.
Dave Douglas (originario del New Jersey, classe 1963) ci ha da tempo abituati a continue sorprese, tra jazz dentro e fuori dai canoni classici, klezmer, elettronica. Emerso nel corso degli anni Novanta, si è presto imposto come trombettista simbolo di quella zona jazzistica nella quale mainstream e avanguardia sfumano l’uno nell’altra. Parallelamente alla propria attività solistica, che ha dato vita a numerosi gruppi di successo, Douglas ha collaborato con i creativi newyorkesi più influenti degli ultimi decenni: John Zorn, Don Byron, Uri Caine, Bill Frisell, assieme ai quali ha plasmato un nuovo corso per la musica improvvisata. La consacrazione internazionale di Douglas è avvenuta grazie a una serie di dischi realizzati per la RCA, ma va ricordato che il suo esordio discografico fu per un’etichetta italiana, la Soul Note, nel 1993. Oggi, dall’alto della sua posizione di trombettista pluripremiato, Douglas gestisce una propria label, la Greenleaf Music, con la quale produce anche altri musicisti, continuando così a individuare le nuove tendenze della musica creativa.
Uri Caine (Filadelfia, 1956) è uno dei jazzisti più enciclopedici che sia dato ascoltare: la vastità dei suoi interessi si riflette nelle numerose traiettorie verso cui ha indirizzato la propria scrittura musicale, le formazioni da lui stesso guidate, le collaborazioni con altri musicisti (dei più diversi: Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Terry Gibbs, Clark Terry, Paolo Fresu…).
Pianista sopraffino quando si tratta di suonare jazz senza fronzoli, Uri Caine ha però raggiunto la più ampia popolarità soprattutto per la sua fervida immaginazione come compositore e creatore di gruppi e progetti musicali. In essi Caine riversa la sua poliedrica ispirazione, la versatilità di un musicista aperto a tutti gli stimoli, pronto a cimentarsi con i ritmi più moderni come con la tradizione ebraica, oppure a rimettere mano sulla storia della musica europea, riscrivendone e rivoluzionandone le pagine più rappresentative: Mahler, Bach, Schumann, Beethoven, Verdi…
Alla fama di Caine ha particolarmente contribuito la sua posizione preminente all’interno della costellazione della musica creativa statunitense. Ma ciò non esclude che Caine si faccia ascoltare anche in veste di interprete mainstream, nel quale ruolo dimostra appieno la sua notevole abilità pianistica. In qualunque casella estetica lo si voglia infilare, fatto sta che dagli anni Novanta in qua Caine è tra i musicisti che hanno maggiormente ridefinito il vocabolario jazzistico, portandolo a confronto con il polistilismo tipico delle avventure estetiche postmoderne.
Informazioni e prenotazioni Cantina Bentivoglio: via Mascarella 4/b, Bologna. tel.: 051 265416 – www.cantinabentivoglio.it
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale.
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
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