I vertici di Industria italiana autobus (Iia) parteciperanno al bando della Legge regionale 14 sull’attrattività per ottenere ulteriori risorse necessarie da investire nel rilancio dello stabilimento bolognese (ex BredamenariniBus). Quindi attribuendo allo stabilimento bolognese un ruolo centrale nelle politiche di ricerca e sviluppo e nella realizzazione di nuove produzioni.
Questo è emerso durante l’incontro che si è svolto questa mattina a Roma al Ministero dello Sviluppo economico, dove erano presenti – insieme alla proprietà di Iia, sindacati, rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni della Regione Campania e del Comune di Flumeri (Av) – gli assessori alle attività produttive Palma Costi (Regione Emilia-Romagna) e Marco Lombardo (Comune di Bologna).
Viale Aldo Moro, dunque, fa la propria parte – come aveva annunciato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenendo all’ultimo vertice – a fronte la disponibilità mostrata dalla ex Breda. “Le istituzioni apprezzano che l’azienda voglia accedere ai fondi alla Legge regionale 14 – hanno rimarcato Costi e Lombardo – per dare supporto all’innovazione. Inoltre, chiediamo a Leonardo, socio di Iia e proprietaria dell’area, di investire sullo stabilimento di via S. Donato a Bologna. Per questo auspicano che vengano superati gli attuali ritardi sull’attivazione delle linee di credito con le banche per garantire il sostegno finanziario all’ attuazione del piano industriale. Ci stiamo muovendo in uno scenario che sta superando la dittatura dell’emergenza e devono essere compiute scelte strategiche per garantire il futuro dell’azienda nei prossimi anni. Per questo motivo, abbiamo chiesto al Governo di sostenere la compagine societaria di maggioranza pubblica per garantire una maggiore apertura di credito dalle banche in modo da superare la crisi di liquidità dell’azienda, investire risorse, all’interno del piano del green new deal, nel polo italiano di trasporto pubblico locale di natura ecologica, con conseguenti investimenti nello stabilimento produttivo di Bologna come luogo di ricerca e sviluppo collegata alla produzione dell’autobus elettrico”.
C’è quindi la conferma sostanziale delle linee del piano industriale da parte della proprietà, già anticipate durante l’incontro in Regione dello scorso 24 settembre, con l’impegno di riportare le attività di assistenza post-vendita all’interno del polo bolognese.
L’azienda ha, infine, dichiarato di avere un portafoglio ordini in grado di saturare la produzione per il 2019 e 2020. Sottolineata la necessità di arrivare ad almeno il 25% di produzione in Italia con la ricostruzione della filiera di settore per sostenere in modo competitivo la produzione nazionale.