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Carpi: tentano di raggirare due anziani ma vengono messi in fuga

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È accaduto anche ieri mattina in due distinti episodi verificatisi entrambi a Carpi, nei quali però l’hanno avuta vinta la perspicacia e l’avvedutezza di due anziani, lei ottantatreenne e lui ottantaseienne, entrambi vedovi e pensionati.

Il primo episodio: due ragazze, qualificandosi come impiegate di una società che eroga gas-metano, si presentano a casa della donna, suonano il citofono e la convincono a scendere in strada. Le diranno che sono lì per verificare se all’interno delle tubature del suo appartamento c’è mercurio, sostanza questa capace di annerire l’oro e dunque rovinarle i ricordi di una vita. L’anziana, tuttavia non si lascia irretire e prende tempo, rincasa e telefona al figlio: “ci sono due ragazze che vogliono entrare in casa ma secondo me vogliono fregarmi. Ho sentito raccontare di queste storie anche dal maresciallo dei Carabinieri al circolo”, gli dice. Questa reminiscenza si rivelerà provvidenziale poiché grazie ad una telefonata al 112 fatta dal figlio, i Carabinieri interverranno tempestivamente presso l’abitazione della donna da dove le due ragazze, intuito il “pericolo”, si erano frettolosamente allontanate.

Il secondo episodio accade due ore più tardi, allorquando un uomo suonerà il campanello dell’abitazione dell’ottantaseienne, qualificandosi come Carabiniere. “Mi dica, brigadiere, in cosa posso aiutarla?”, chiederà il nonnetto. “Stiamo verificando la presenza di alcune fughe di gas in questa zona ed ho bisogno di entrare a casa sua per controllare le condutture. È opportuno che raccolga tutto il contante che custodisce e lo riponga nel frigorifero per evitare che le banconote si anneriscano e che perdano il loro valore”. L’anziano signore, a dispetto dell’età molto avanzata, si è però ricordato di aver letto sui giornali di questi truffatori e dopo essersi convinto della stranezza di quella richiesta, replica al finto Carabiniere di voler chiamare il 112 per ottenere conferma di quel insolito accertamento. Il truffatore, vedendosi scoperto, è scappato via.

“Gli anziani sono una risorsa preziosa per ogni comunità. Lo sono certamente per il nostro Paese. Lo sanno meglio di noi quanti ci hanno preceduto, cosi come lo sanno quelle culture ancora oggi capace di dare peso alla saggezza che viene dagli anni trascorsi. Un patrimonio grande e indispensabile che, come ogni vero tesoro, va difeso e protetto, quando necessario. Tocca anche a noi Carabinieri, che viviamo la straordinaria missione del servizio alla gente – spiegano i militari dell’Arma in una nota –  lavorare concretamente per proteggerli da coloro che vogliono approfittare della loro condizione per derubarli. E cosi che l’Arma, forte della sua bicentenaria storia di prossimità ai cittadini, si impegna anzitutto a prevenire i crimini perpetrati in danno delle vittime più vulnerabili. Il controllo del territorio è certamente uno degli strumenti che può rivelarsi più efficace; ciò che si vede nel filmato rappresenta difatti la perfetta coniugazione tra l’aderenza dei servizi perlustrativi ed un efficacissimo spirito di osservazione sviluppato negli anni, capace questo di individuare, seppur in un contesto apparentemente innocuo, un potenziale pericolo. Si nota infatti una ragazza di bell’aspetto avvicinarsi ad una abitazione e richiamare l’attenzione di un anziano; i due parlano e la donna cerca di convincere l’uomo a farla entrare in casa. Il vecchietto, dopo qualche esitazione iniziale, si lascia abbindolare rientrando nell’androne per aprirle il cancello. Fortunatamente, prima che ciò avvenga, giunge una pattuglia di Carabinieri e la ragazza cerca di allontanarsi. I militari scopriranno che si tratta di una delinquente abituale, specializzata nelle truffe proprio in danno di persone anziane.

Fate attenzione: questi odiosi crimini non fanno rumore e spesso si nascondono dietro situazioni apparentemente innocue come questa. Ricordate: al verificarsi di incontri come questo, chiamate sempre il 112. Proprio per questa “emergenza truffe” la Prefettura di Modena ha istituito e diretto una “task force” che vede Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza fare fronte comune con la Confartigianato LAPAM impegnata in attività preventive (riunioni informative in ogni comune) che repressive con la denuncia dei vari malviventi in tali attività”.