Approfittando della momentanea assenza di altri adulti, dopo aver invitato una minorenne a recarsi nel cortile della sua abitazione con violenza – estrinsecatasi nella rapidità del gesto e comunque stringendola impedendole ogni via di fuga – la costringeva a subire atti sessuali consistenti in baci sulla bocca e in toccamenti del seno della minore. Queste le squallide condotte, poste in essere in un pomeriggio di quest’estate all’interno del cortile dell’abitazione di un pensionato hanno visto ieri i carabinieri della stazione di Boretto arrestare l’uomo, un pensionato 75enne.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia – Dr.ssa Maria Rita Pantani sostituto titolare delle indagini – condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Boretto, ha richiesto ed ottenuto dal GIP de Tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che ieri è stata eseguita dai Carabinieri di Boretto che hanno arrestato il pensionato. All’uomo è stato prescritto di non allontanarsi dall’abitazione senza il permesso del giudice con il divieto di parlare da persone diverse a quelle che con lui coabitano.
E’ stata la minore, visibilmente scossa e turbata, a raccontare alla madre quanto accadutole. La piccola si trovava in strada, intenta a portare a passeggio il cane, quando sarebbe stata chiamata dall’uomo che dapprima la salutava per poi invitarla a raggiungerla nel cortile di casa. La minore declinava a tale inviti venendo invitata ad aspettare essendo intenzione del pensionato salutarla. Una volta avvicinatala ed allargate le braccia per abbracciarla forte l’uomo la stringeva forte non dandole la possibilità di fuggire per poi baciarla in bocca e toccarle il seno. Quindi, probabilmente per il transito di un passante, l’uomo mollava la presa con la bambina che scossa per l’accaduto rientrava a casa confidando l’accaduto alla madre.
I genitori altrettanto scossi si rivolgevano quindi ai Carabinieri denunciando l’accaduto. I Carabinieri di Boretto, coordinati dalla Procura reggiana, avviavano quindi le indagini acquisendo a carico dell’anziano incontrovertibili elementi di responsabilità che condivisi dalla Procura reggiana, vedevano la Dr.ssa Maria Rita Pantani sostituto presso la Procura chiedere ed ottenere dal GIP de Tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti del pensionato. Nel corso dell’arresto i Carabinieri di Boretto davano anche corso a una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo procedendo al sequestro di due smartphone, un personal computer ed altro materiale ora al vaglio degli inquirenti che intendono accertare eventuali ulteriori responsabilità dell’uomo a danni di giovani vittime. Uno dei primi casi di reato contemplato nella recente normativa cosiddetta “Codice Rosso” che ha visto l’immediata attivazione della Procura di Reggio Emilia che in sinergia con la Polizia Giudiziaria hanno assicurato in breve tempo alla giustizia il responsabile del reato. Importante è sicuramente, come il caso in specie, l’importanza della immediata denuncia nella consapevolezza che gli strumenti messi in campo oggi grazie alle diposizioni vigenti consentono in tempi rapidi di assicurare alla giustizia i responsabili di tali gravi episodi delittuosi.