A Modena, i camion per la raccolta dei rifiuti sono alimentati anche grazie agli oli vegetali raccolti sul territorio servito, mentre a Bologna ci sono bus e taxi che viaggiano con il biometano prodotto da sfalci e potature della raccolta differenziata fatta dai cittadini. Lo stesso biometano è acquistabile anche dai privati, un distributore ad esempio si trova a Spilamberto.
E poi colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli, con offerte dedicate rivolte a privati e aziende e collocate grazie alla sottoscrizione di un accordo quadro con la regione Emilia-Romagna e con protocolli specifici comune per comune, come ad esempio quello di Modena o quello di Vignola.
Questi sono solo alcuni esempi di mobilità sostenibile portati avanti dal Gruppo Hera, esempi che rappresentano la realizzazione concreta di una visione attenta alle esigenze di innovazione della società, resa possibile, tra le altre cose, da consistenti investimenti impiantistici, da accordi stretti con importanti player del settore oil&gas e dalla collaborazione dei cittadini.
Temi molto sentiti e celebrati in questi giorni grazie alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, un appuntamento utile ad Hera anche per ricordare ai propri dipendenti le numerose iniziative messe in campo per sensibilizzarli all’utilizzo di mezzi di spostamento alternativi, non legati all’automobile.
Modena e Vignola: in arrivo le prossime colonnine di ricarica
Da anni il Gruppo Hera è attivo nella costante ricerca di soluzioni che consentano alla mobilità elettrica di diventare un’opzione concreta e praticabile. Alle prime installazioni di colonnine di ricarica pubbliche a Modena e Imola, dove Hera gestisce la rete elettrica, sono seguite diverse collaborazioni con enti pubblici e aziende ed oggi la rete di Hera conta una cinquantina di punti per la ricarica e numerosi protocolli sono stati siglati con vari Comuni, tra cui i già citati casi di Vignola e Modena.
Grazie a quest’ultimo, già nei prossimi giorni verranno installate una decina di nuove colonnine, con l’obiettivo di arrivare a venti punti di ricarica presenti in città entro la fine dell’anno. L’estensione della rete sta avvenendo anche a Vignola, dove entro i prossimi tre mesi verranno predisposti 5 punti per il rifornimento elettrico.
… e le opzioni per la ricarica domestica
Inoltre, Hera propone a privati e aziende le offerte HeraRicarica, una gamma completa che consente di ricaricare i veicoli elettrici in ambito pubblico, domestico e aziendale. Un’app e una card per ricaricare alle colonnine pubbliche, collegate a due piani tariffari, uno ‘flat’, con 40 kWh di energia inclusa al mese, e l’altro a consumo, senza soglie.
Per la casa sono disponibili le Wallbox che consentono di fare il pieno senza necessità di aumentare la potenza contrattuale e, infine, per le aziende esiste un ricco portafoglio di soluzioni modulabili per ogni tipo di esigenza.
Azioni per un minore impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro
Per incentivare la mobilità sostenibile, Hera promuove quest’anno una sfida tra le varie sedi del Gruppo, per stabilire quale città detenga il premio degli spostamenti verdi e ha partecipato ai percorsi Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) di alcune città dell’Emilia-Romagna, tra cui Bologna, progetti che contribuiscono in maniera significativa a raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici stabiliti dagli stati membri dell’Unione europea, volti alla riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030.
Focus-on: i rifiuti diventano carburanti rinnovabili
Modena: biodiesel dagli oli vegetali
È così: anche dagli oli vegetali si può estrarre combustibile. Hera ha recentemente siglato una partnership con Eni finalizzata a trasformare l’olio vegetale esausto in biocarburante, che a sua volta viene utilizzato per alimentare una trentina di mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani. In particolare, l’accordo prevede che gli oli vegetali esausti di uso domestico ( che hanno un alto potere inquinante), vengano inviati alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria, che lo trasforma in green diesel, prodotto completamente rinnovabile che costituisce il 15% dell’Enidiesel+.
Protagonisti di questa trasformazioni sono anche gli scarti di lattine e vasetti (ad esempio quelle del tonno, o dei sottoli), e non solo gli oli di frittura, che vengono poi recuperati dalla multiutility attraverso i contenitori stradali e le stazioni ecologiche.
Bologna: dall’organico e dagli sfalci biometano per il trasporto pubblico
A Bologna, grazie ad un accordo con Tper e COTABO, quattro autobus pubblici e una ventina di taxi viaggiano già da mesi utilizzando il biometano prodotto nell’impianto del Gruppo Hera a S. Agata Bolognese, contribuendo così allo sviluppo sostenibile della città. Il biometano Hera è rinnovabile al 100% e viene generato dal trattamento di sfalci, potature e rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata svolta dai cittadini. Le emissioni dei veicoli a combustione interna sono una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane. Con il biometano Hera, invece, si risparmiano 6.000 tonnellate di petrolio all’anno, pari a 14.000 tonnellate di CO2 evitate, e ogni metro cubo è certificato, a garanzia di una filiera totalmente trasparente. Lo utilizzano molte auto aziendali della multiutility circolanti nel bolognese e in provincia i cittadini possono usufruirne per i loro veicoli alle stazioni di rifornimento che si trovano in via Stalingrado 71 a Bologna, in via del Frullo a Castenaso e in via Lasie 9D a Imola. Anche un provincia di Modena è possibile fare rifornimento di metano “green”. Il distributore si trova a Spilamberto, in via S. Vito, 329.
Azioni per un minore impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro
Ma l’attenzione di Hera è rivolta anche al proprio interno, con azioni rivolte ai dipendenti mirate a ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro. Tra le agevolazioni a disposizione dei dipendenti che lavorano a Bologna si ricordano ad esempio il servizio navetta – che collega la stazione centrale con le sedi di Viale Berti Pichat e Via del Frullo/Via Cristina Campo – e uno sconto sull’acquisto degli abbonamenti Tper e Trenitalia, sulla tratta casa-lavoro.
Per incentivare la mobilità sostenibile, Hera promuove quest’anno una sfida tra le varie sedi del Gruppo, per stabilire quale città detenga il premio degli spostamenti verdi e ha partecipato ai percorsi Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) di alcune città dell’Emilia-Romagna, tra cui Bologna, progetti che contribuiscono in maniera significativa a raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici stabiliti dagli stati membri dell’Unione europea, volti alla riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030.
Infine, la sede di Bologna in viale Berti Pichat è stata dotata di circa 100 nuovi stalli coperti per biciclette, proseguendo così l’impegno nel percorso di facilitazione all’adozione di mezzi sostenibili, nonché di una decina di e-bike che i dipendenti possono prendere in prestito per brevi spostamenti in ambito urbano.
“Hera è da sempre attenta ai temi della mobilità sostenibile – afferma Cristian Fabbri, Amministratore Delegato di Hera Comm -. Sono numerosi i progetti che stiamo promuovendo in questo ambito, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. La nostra è una mobilità sostenibile che spesso si coniuga con il concetto di economia circolare, dando vita a circuiti virtuosi che hanno come obiettivo la riduzione dei rifiuti e il loro recupero”.