I Sindacati DICCAP e SULPL ad un anno dall’apertura del servizio di Diagnosi e cura vogliono portare all’attenzione dell’opinione pubblica le problematiche della Polizia Locale della Provincia di Reggio collegata alla scelta di delocalizzazione del reparto a Correggio.
I Sindacati vogliono porre un interrogativo alle varie istituzioni che hanno optato per questa scelta: sono state effettivamente tenute in conto sia le esigenze dei pazienti che quelle collegate ai vari territori della provincia?
La problematica più evidente ad oggi è quella collegata al numero degli interventi richiesti alla Polizia Locale.
Il Corpo di Polizia Locale Pianura Reggiana (composto da solo 30 operatori) infatti sta gestendo lo stesso numero di interventi che fino a qualche anno fa gestiva la Polizia Locale di Reggio Emilia (160 Agenti).
Questi numeri parlano da soli, infatti i moltissimi interventi della Polzia Locale Pianura Reggiana fanno siche gli Agenti invece di essere sul territorio debbano essere occupati a gestire interventi collegati al Servizio di Diagnosi e Cura, come se fosse una città capoluogo.
Questa scelta inoltre ha provocato evidenti problematiche per gli altri Comandi e i Comuni più lontani, come ad esempio i pazienti in TSO di Castelnovo Monti per arrivare a Correggio impiegano più di un’ora (quando va bene) fino ad arrivare all’Unione Colline Matildiche o alla Val d’Enza.
Allungano i tempi di trasporto e quindi di gestione dei pazienti, con conseguente maggior impiego delle pattuglie che così sono distolte dai compiti di istituto sui territori di competenza.
Ogni realtà sta pagando la scelta infelice di collocare il Diagnosi e cura in un Comune decentrato come Correggio.
Un appello alle istituzioni affinchè valutino tutte le condizioni e le problematiche oggettive sia dal punto di vista dei pazienti (aumento dei tempi di trasporto) che della sicurezza.