Un viaggio musicale dal jazz alla world music, all’insegna dell’improvvisazione. E’ quanto propone il concerto del duo composto da Fausto Beccalossi, fisarmonica, e Luca Falomi, chitarra, in programma martedì 27 agosto a Renno di Pavullo (ore 21,30, ingresso gratuito).
Sarà l’occasione per apprezzare la maestria e virtuosismi di due musicisti che, come recita il titolo dello spettacolo, per formazione e percorsi musicali seguiti, si definiscono autentici “Migranti di suoni”; un talento della chitarra e uno dei più affermati esponenti della fisarmonica a livello internazionale dialogano tra composizione e improvvisazione sui sentieri del jazz e della world music.
La loro proposta musicale abbraccia, infatti, Mediterraneo, Africa e Americhe, per raccontare sogni e storie di milioni di persone tra le due sponde dell’oceano.
L’evento fa parte della rassegna fa parte della rassegna musicale “Le Vie del suono” che propone concerti dal jazz al folk nei borghi dell’Appennino all’insegna della qualità e della originalità.
Beccalossi rappresenta un autentico virtuoso della fisarmonica e tra i maggiori talenti della scena italiana; dopo il diploma al Conservatorio di Brescia perfeziona un proprio stile personale approfondendo il linguaggio dell’improvvisazione jazz.
A metà degli anni 90 dopo esser stato notato da Enrico Rava in un seminario di Siena jazz, intraprende una carriera che lo porta a collaborare con diversi gruppi italiani tra cui Nuevo Tango e Gramelot di Simone Guiducci e con musicisti jazz come Paolo Fresu.
Il chitarrista Luca Falomi, classe 1984, ci cimenta fin da giovane con i segreti dell’improvvisazione jazz applicati alla chitarra acustica, la 12 corde, ma anche chitarra elettrica e strumenti etnici, attraversando svariati generi musicali dalla world music, al jazz al folk come testimoniato anche dagli album prodotti a partire dal 2011.
Ha collaborato con artisti della scena musicale italiana in qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore tra cui Francesco Baccini, Alberto Fortis, Gino Paoli, Roberto Freak Antoni.