Un paese invaso pacificamente da una cinquantina di ragazzi provenienti da tutto il mondo venuti qui per stare insieme, conoscersi, discutere di pace e accoglienza: ecco come si è presentato San Benedetto Val di Sambro per quattro settimane a partire dalla metà di luglio in occasione del campo estivo organizzato dal CISV, cui l’amministrazione comunale non manca di dare il suo supporto da diversi anni.
Il CISV è un’associazione di volontariato, aconfessionale ed apolitica e affiliata all’Unesco, sorta nella seconda metà degli anni Quaranta per iniziativa della psicologa americana Doris Allen. L’idea che la mosse a fondare l’associazione fu quella di organizzare, dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, un campo estivo dove bambini di diverse nazioni potessero convergere e confrontarsi, per entrare fin dall’infanzia in contatto con diverse culture, conoscerle ed evitare così di ripetere gli errori che nel passato si erano trasformati in orrori.
Quest’anno sono arrivati a San Benedetto una cinquantina di undicenni provenienti da 12 diverse nazioni: Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Islanda, Giappone, Inghilterra, Libano, Olanda, Svezia, Stati Uniti, oltre ovviamente all’Italia. Con loro c’erano gli accompagnatori più grandi e i membri dello staff per arrivare a una settantina di persone ospitate dalle scuole del capoluogo dove è stato allestito il “villaggio”.
«Patrociniamo questa iniziativa già da diversi anni” spiega il sindaco Alessandro Santoni “perché questi campi si propongono di insegnare ai ragazzi ad essere più liberi da pregiudizi e stereotipi, dalla paura del diverso, e di conseguenza capaci di affrontare con fiducia un mondo sempre più vasto e multiculturale. Una bella occasione di incontro per loro che vengono da lontano e per la nostra comunità che li ospita».
Il bello di queste iniziative infatti è che i ragazzi, oltre a vivere i momenti di studio e gioco predisposti dal CISV, si aprono all’incontro con la comunità che li ospita, sia nella quotidianità, andando per esempio a fare la spesa in paese, sia in momenti appositamente progettati. Quest’anno infatti c’è stato un open day durante il quale i ragazzi hanno organizzato un momento di incontro in piazza, nel corso del quale hanno allestito un mercatino con i prodotti preparati durante il campo e alcuni spettacoli che hanno raccontato la loro cultura di provenienza. E poi una seconda giornata resa possibile dall’impegno di Roberto Serra, consigliere comunale con delega alla cultura, che ha messo in contatto i ragazzi del CISV con i partecipanti al campo estivo Val Serena.
«Una grande giornata di festa ai campi sportivi» spiega il consigliere Roberto Serra «in una grande Babele in cui un po’ in inglese, un po’ nelle loro lingue, un po’ con la spontaneità della loro età i ragazzi sono comunque riusciti a comunicare e a divertirsi superando le barriere linguistiche e culturali».
Sono quasi 10.000 persone fra gli 11 ed i 99 anni che prendono parte ogni anni a programmi CISV nel mondo. Il primo campo si svolse a Cincinnati (Ohio – USA) nell’estate del 1950 e comprendeva ragazzini provenienti da Austria, Inghilterra, Danimarca, Francia, Germania, Messico, Norvegia, Svezia e Stati Uniti d’America. Da allora l’associazione è cresciuta di anno in anno, arrivando ad operare oggi in oltre in 200 città di 70 diversi stati.