Ha pensato bene di ornare con insulti e bestemmie il suo commento, attraverso il proprio profilo, in calce ad un articolo apparso nei giorni scorsi sulla pagina Facebook di un noto settimanale carpigiano.
L’articolo, difatti, raccontando puntualmente di alcune vicende di cronaca per cui l’Arma carpigiana aveva assicurato i responsabili alla Giustizia, oltre alle consuete espressioni di soddisfazione ha annoverato, tra i commenti alla notizia, anche le esternazioni di un giovane 24enne il quale, oltre ad ingiuriare – del tutto gratuitamente – i militari, ha ritenuto di enfatizzare il suo sprezzo concludendo le proprie considerazioni con una sonora bestemmia.
Il commento, però, non è sfuggito agli stessi militari e così ora il giovane, oltre che rischiare fino a tre anni di reclusione per il reato di diffamazione aggravata (la Cassazione, più volte, ha ribadito che le piattaforme socials debbono essere equiparate al “luogo pubblico”), dovrà anche pagare una multa salata (più di 300 euro) per aver offeso la divinità cristiana.