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Percorsi di carriera e conciliazione tra tempi di lavoro, vita e impegni di cura: dalla Regione 1 milione di euro per il 2019-2020

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Forte sostegno della Giunta regionale alla presenza paritaria delle donne in ufficio e in azienda. E’ stato licenziato il bando biennale da 1 milione di euro per il 2019-2020 annunciato nei giorni scorsi in occasione della Conferenza regionale delle elette. L’obiettivo è promuovere l’accesso delle donne nel mondo produttivo e sviluppare percorsi di carriere femminili anche attraverso progetti di welfare aziendale per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione degli impegni di cura.

Anche se in Emilia-Romagna l’occupazione femminile è al top con il 63,7% rispetto alla media italiana del 49,6% (meglio anche sulla Ue, dove è del 63,6%), per l’assessora alle Pari opportunità Emma Petitti “ci sono ancora delle criticità su cui lavorare come, ad esempio, differenze retributive, un’inadeguata presenza delle donne nelle posizioni apicali, il persistere della divisione dei ruoli in base al genere e difficoltà di conciliazione degli impegni di lavoro e cura. Tutti obiettivi che richiedono la nostra massima attenzione e dove è necessario fare squadra con tutti i principali attori, pubblici e privati, della vita economica di questo territorio”.

Premiate le sinergie pubblico-privato

La conciliazione dei tempi resta sempre uno dei principali ostacoli all’accesso e alla permanenza delle donne nel marcato del lavoro. Per questo l’Assessorato alle Pari opportunità, in attuazione della LR 6/2014, ha emanato un nuovo bando per il 2019-2020, finanziando con 1 milione di euro azioni per ridurre le disparità e promuovere politiche di condivisione e conciliazione. La percentuale massima del contributo regionale è stabilita fino all’80% del costo dei progetti. Saranno incentivate le azioni che prevedono una sinergia fra soggetti pubblici e privati.

Il finanziamento è diviso in due tranche: 200 mila euro per il 2019 e 800 mila per il 2020. Il costo minimo dei progetti non potrà essere inferiore a 10 mila euro e non superiore a 50 mila.

Due le tranche per l’erogazione del sostegno: il 20% alla fine della prima annualità, il resto a conclusione del progetto, a fine 2020.

Potranno essere ammessi ai contributi regionali i soggetti individuati dall’art. 8 bis della LR n. 6: Enti locali, associazioni di promozione sociale, organizzazione di volontariato e onlus.

Le domande possono essere presentare fino al 20 settembre.