Dopo Ducati un’altra azienda della Motor Valley ha scelto Insieme per il Lavoro come partner per l’inserimento lavorativo di persone vulnerabili: si tratta di Lamborghini, il brand internazionale dell’automotive con sede a Sant’Agata Bolognese che ha inserito il progetto nel contratto integrativo e di partecipazione aziendale 2019-2022, sottoscritto lo scorso 16 luglio con le rappresentanze sindacali assistite da Fiom Cgil Bologna e Fim Cisl Area Metropolitana Bolognese, e che adesso dovrà essere sottoposto al voto dei lavoratori.
Un paragrafo dell’accordo riguarda proprio il Protocollo di Intesa che l’azienda produttrice di automobili di lusso ha siglato con Insieme per il Lavoro. Insieme per il Lavoro è un progetto innovativo avviato nel 2017, realizzato grazie alla collaborazione tra Comune di Bologna, Città metropolitana, Arcidiocesi di Bologna per avvicinare il tessuto produttivo locale a persone fragili, che cercano un’opportunità di riscatto e un futuro professionale.
“Nell’ambito delle iniziative volte al rafforzamento delle sinergie con il territorio e le istituzioni – si legge nell’accordo Lamborghini- l’azienda conferma l’adesione al progetto Insieme per il Lavoro con l’obiettivo di coadiuvare il reinserimento lavorativo di persone scarsamente autonome, potenziare la motivazione, sostenere la formazione di base e specifica e garantire un tutoraggio ad hoc all’interno delle aziende”. Il contratto integrativo di Lamborghini segue di pochi mesi quello sottoscritto con Ducati, altra azienda che fa parte delle 86 imprese del board di Insieme per il lavoro, che ha permesso l’inserimento lavorativo di quattro persone reclutate tra i beneficiari del progetto.
Il sindaco della Città metropolitana e del Comune di Bologna Virginio Merola e l’Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi esprimono “grande soddisfazione per la conclusione di questo accordo che mette al centro le persone e fa dell’inclusione lavorativa e sociale un riferimento per tutto il territorio metropolitano. Tramite il progetto Insieme per il Lavoro infatti, dopo Ducati anche Lamborghini ha dato un segnale concreto di responsabilità e auspicano a questo punto che anche altre aziende del territorio seguano questi esempi virtuosi e concreti”.
Merola e Zuppi, infine, ringraziano “le organizzazioni sindacali e in particolare la R.S.U. di Automobili Lamborghini assistita dalla Fiom Cgil Bologna e dalla Fim Cisl Area Metropolitana che hanno reso possibile questo accordo, che hanno recepito a pieno il senso del progetto lavorando ad un obiettivo pienamente condiviso”.