Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Reggio Emilia, con il coordinamento della Procura della Repubblica, Dott.ssa Stignani, ha dato esecuzione a tre misure cautelari carcerarie emesse dal GIP. Ai tre destinatari, tutti domiciliati nella bassa reggiana tra Poviglio e Campegine, è contestata l’importazione, a Reggio, di mezzo etto di eroina ed una vorticosa attività di spaccio al minuto di sostanza stupefacente nella bassa reggiana.
L’operazione, ribattezzata “REKAN” e avviata a settembre 2018, ha consentito di raccogliere un significativo dato: la criminalità pakistana domiciliata nella bassa reggiana è in grado di importare grandi quantitativi di eroina direttamente dal Pakistan facendoli giungere nella provincia di Reggio Emilia, dove provvede poi ad effettuare lo spaccio, al minuto, ad acquirenti italiani.
Nel corso dell’operazione, il 5 ottobre 2018 presso lo scalo aereo di Milano Malpensa, veniva arrestato, in flagranza di reato di importazione di 18 chili lordi di eroina abilmente occultati all’interno di due valige, A.W., classe 1992, residente a Brescello; in data 16 gennaio 2019, presso la Stazione A.V. di Reggio finiva in manette H.K.; in data 17 gennaio 2019, a Campegine e Poviglio, all’esito delle perquisizioni operate in flagranza di reato, venivano fermati K.S. nato in Pakistan, classe 1982 gravemente indiziato di avere coordinato l’importazione dal Pakistan dei citati 18 chili di eroina.
I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Reggio Emilia sono: K.S., classe 1982, (responsabile dei contatti con i fornitori dall’estero); R.S., classe 1996 (attualmente latitante, responsabile della gestione delle basi logistiche di Poviglio e Campegine) e J.A., classe 1994, responsabile della cessione, al minuto, dello stupefacente.