I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, nell’ambito di indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica in esito ad accertamenti tributari precedentemente condotti, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per valore equivalente” al profitto del reato, cioè alle imposte evase, emesso dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della stessa Procura della Repubblica. Destinatari del provvedimento sono due imprenditori di Reggio Emilia di origine rumena, succedutisi nell’amministrazione di una società reggiana ed operante nel settore del commercio al dettaglio, i quali tra il 2010 ed il 2014 si erano resi responsabili di diverse condotte evasive sfociate nell’accertamento di un notevole debito tributario dell’ammontare complessivo di 3 milioni di euro.
Per sottrarsi al pagamento delle imposte dovute, gli imprenditori hanno “spogliato” la propria società di tutti gli immobili, simulando la vendita di tali beni ad altre società, con sede a Reggio Emilia, ma anche in Moldavia, intestate a soggetti di nazionalità rumena poi risultati prestanome facenti capo sempre ai due imprenditori indagati.
La Guardia di Finanza ha provveduto a porre i sigilli su 7 immobili, il cui valore è stato calcolato equivalente al debito erariale pari a 3 milioni di euro in capo agli imprenditori. Nello specifico sono stati posti sotto sequestro: 3 capannoni industriali ubicati a Scandiano (RE), 3 appartamenti siti a Scandiano (RE), Torino e Stezzano (BG) ed 1 locale commerciale sito a Verdello (BG).