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Prende il via ufficialmente il nuovo mandato amministrativo della Giunta di Castelnovo Monti

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(Enrico Bini ph Benito Vanicelli)

In un clima positivo ieri sera si è svolta la seduta d’insediamento della nuova Amministrazione comunale, che ha visto il sindaco Enrico Bini annunciare i componenti della nuova Giunta, le deleghe assegnate, il Vicesindaco, e anche alcune deleghe assegnate a Consiglieri che supporteranno il lavoro dell’organismo di governo comunale.

Il Vicesindaco, anche lui confermato, è ancora Emanuele Ferrari, a cui vanno le deleghe a scuola, formazione professionale, cultura e politiche giovanili. Tornano in Giunta anche Paolo Giorgio Severi, Assessore a lavori pubblici e patrimonio, protezione civile, frazioni e mobilità, e Chiara Borghi, a cui vanno le deleghe ad ambiente, turismo e commercio. Nuovi ingressi sono invece Daniele Valentini, Assessore al bilancio, trasparenza e semplificazione, innovazione tecnologica, artigianato, agricoltura, urbanistica e rigenerazione urbana, così come Lucia Manfredi, che seguirà associazionismo e volontariato, pari opportunità, gemellaggi, progetti europei, Città Slow, comunicazione e partecipazione. Alcuni consiglieri supporteranno la Giunta su alcune materie specifiche: il consigliere Carlo Boni ad esempio per la sanità, e sarà anche capogruppo di maggioranza; Sabrina Fiori si occuperà di protezione civile, e Claudia Martinelli di politiche giovanili.

Bini ha anche presentato una sorta di “decalogo” di azioni e temi centrali da portare avanti nei prossimi anni: “Daremo continuità a diverse azioni, ma in particolare all’ascolto delle persone, a realizzare interventi e azioni concrete, nel migliorare ad esempio i tempi di esecuzione dei lavori. Ma vogliamo anche continuare il percorso verso bilanci dell’ente che possano gravare meno sui cittadini, proseguire nella diminuzione del debito del Comune, già abbassato in modo assai consistente negli ultimi 5 anni. Ovviamente si rinnova il nostro impegno per le opere pubbliche, molte delle quali già pianificate, che sono strategiche e ormai impellenti. Parlo ad esempio della nuova sede della Croce Verde e delle associazioni di volontariato della protezione civile, che da programma sarà pronta entro la fine dell’anno; l’avvio del cantiere per la nuova scuola primaria del Peep, e la nuova sede anche della scuola d’infanzia andando al rinnovo completo del polo scolastico della Pieve. La nuova Casa Residenza Anziani in via dei Partigiani, che sostituirà la struttura di Villa delle Ginestre ormai non più funzionale. La nuova pista di atletica al Centro Coni e la realizzazione di un nuovo parco inclusivo e bocciodromo nella zona attigua al campo da calcio sintetico in via dei Partigiani, e altri importanti obiettivi che vorremmo arrivare a concretizzare anche intercettando nuovi finanziamenti: la riqualificazione del Centro Culturale Polivalente, il progetto partecipato per la zona dell’ex cinema teatro di Felina, l’efficientamento energetico di Palazzo Ducale, la riqualificazione del bosco di Monte Castello e della torre matildica sulla cima dello stesso, che è la testimonianza di epoca matildica più importante nel nostro centro.
Intendiamo proseguire nelle azioni rivolte alla partecipazione dei cittadini, alla progettualità e urbanistica condivisa, in primis per le scelte sull’ex Consorzio Agrario.
I servizi continueranno ad essere al centro della nostra attenzione, dell’impegno quotidiano di questa amministrazione. I servizi sociali, socio sanitari, sul territorio, anche attraverso nuove progettualità e attraverso il dialogo con gli altri attori e le strutture che rappresentano un sostegno indispensabile per poter vivere in montagna. In primis l’Ospedale Sant’Anna, su cui intendiamo costruire e cogliere ogni possibilità di sviluppo, con la massima attenzione a qualsiasi opportunità anche per riattivare il servizio di punto nascite.
Un’azione che intendiamo portare avanti, i cui primi passi saranno concretizzati già nei prossimi giorni dopo averli costruiti nei mesi scorsi, sarà rafforzare il collegamento tra la Pietra di Bismantova, il centro del paese, le frazioni e tutto l’Appennino. Bismantova sta vivendo un momento di fortissimo richiamo turistico.
Strettamente legato a questo punto, è anche l’impegno sul commercio, sulla valorizzazione della rete di negozi, esercizi, servizi che rappresentano un grande e storico patrimonio di Castelnovo. I commercianti, attraverso l’associazione del Centro commerciale naturale ma non solo, hanno mostrato da alcuni anni un rinnovato desiderio di protagonismo, di collaborazione e co-progettazione delle azioni di valorizzazione del paese e del territorio, sulle quali intendiamo andare avanti insieme.
Lavoreremo a un attento presidio del territorio e anche delle sue fragilità, non solo attraverso la manutenzione sulle strade e sugli edifici, ma anche tramite collaborazioni con la Bonifica e la Regione per azioni sul dissesto, in un’ottica di prevenzione visto che negli ultimi anni un accentuarsi di fenomeni climatici molto violenti ci ha dato gravi problemi.
Per noi sarà importante migliorare la trasparenza della macchina amministrativa, l’accessibilità agli sportelli e ai servizi anagrafici, demografici, scolastici, sociali, con la capacità di dare risposte in tempi certi e che vadano nella direzione di un dialogo sempre proficuo tra l’ente e i cittadini.
In questo senso intendiamo anche intervenire sulla dotazione del personale comunale, non tanto attraverso un forte aumento nel numero dei dipendenti, quanto ad esempio attraverso l’ingresso di giovani professionisti che sostituiscano persone che sono già andate o nei prossimi mesi andranno in pensione.
Vogliamo puntare alla sostenibilità, intesa non solo come miglioramento della qualità ambientale e nel sistema di raccolta dei rifiuti, ma in senso più ampio come nuovi percorsi educativo, economici e di qualità della vita. Un tema che possa essere alla base di un modello di sviluppo diverso, con una dimensione più a misura d’uomo, che possa rappresentare anche un’alternativa al modello dei grandi agglomerati urbani e un’attrattiva per scegliere di vivere in Appennino, grazie ad una maggiore qualità ambientale e sociale”.