Venerdì 10 maggio alle 21 salgono sul palco del Teatro Duse di Bologna i The Dark Machine con il loro concerto-tributo ai Pink Floyd intitolato ‘Their Quadrophonic Immortal Remains’. Contravvenendo in parte all’immaginario standard di una cover band, i The Dark Machine – a “taste&flavour” Pink Floyd Tribute si propongono come appassionati e appassionanti latòri delle innumerevoli dimensioni sonore pinkfloydiane, presentando un repertorio che, con senso critico e narrativo, spazia dalle creazioni più sperimentali e corali dei primi anni, fino agli album di impianto evidentemente più gilmuriano e solistico dell’ultimo decennio. L’intento è di restituire al pubblico quelle stesse atmosfere, intrise di sperimentalismo e di gusto per la classicità, al contempo morbide e decise, sospese ma profonde, tipiche dei Pink Floyd, liberi nelle interpretazioni, come sempre si sono dimostrati i quattro soprattutto nei contesti live, ma fedeli nelle intenzioni creative.
The Dark Machine nascono a Bologna dall’idea del suo fondatore Marcello Rossi (chitarre e voce) di voler introdurre, nel fitto panorama delle band che a loro si ispirano, una realtà auto-costituita quale vero e proprio tributo allo storico gruppo londinese, non limitandosi mai ad una sterile e meccanica riproduzione pedissequa, ma restituendo un’immagine sempre viva e fluida del live e dell’invenzione pinkfloydiani. Sul palco, con Marcello Rossi, anche Roberto Nepoti (chitarre elettriche ed acustiche), Giulio Renna (percussioni), Fabio Gualtieri (batteria), Donato Veneziano (basso), Pierluigi Pinna (tastiere, synth), Danny Cappai (Hammod, tastiere) Alberto Tombari (sassofono) e Federica Delle Noci, Jessica Stinziani e Valentina Pianeta (cori). Pur provenendo da storie ed esperienze diverse, i componenti della band contribuiscono col proprio gusto e con eccezionale intensità alla riuscita sempre efficace e sorprendente delle continue sperimentazioni targate The Dark Machine, riuscendo ad amplificare, grazie all’apporto artistico di ciascuno, potenzialità inedite e significati reconditi dei brani proposti.
I The Dark Machine si distinguono quindi per il loro singolare approccio allo studio e alla riproduzione dei brani, per l’indagine accurata e il rispetto del metodo compositivo che è alla base di ogni brano, per l’assidua ricerca di quelle immagini acustiche e di quei ‘pieni sonori’, dal sapore quasi sinfonico, che hanno sempre contraddistinto la band britannica.
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