Alla vigilia del 1° maggio l’Istat ha diffuso gli ultimi dati (riferiti a marzo) sul lavoro in Italia. La percentuale di occupati è in lieve crescita (+0,3% rispetto a febbraio) e in calo il tasso di disoccupazione che passa dal 10,5% al 10,2%, prima della crisi (nell’aprile 2007) era al 5,8%. Ma la stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è ancora elevata al 34,3% per il terzo mese consecutivo, con una diminuzione tra i minori di 34 anni e un aumento tra gli over 35.
“In Emilia-Romagna la disoccupazione continua a scendere, grazie anche alle politiche di concertazione elaborate all’interno del Patto per il lavoro, sottoscritto con Province, Comuni, sindacati, soggetti datoriali e professionali, Terzo settore, Unioncamere, Abi, Ufficio scolastico regionale e Università. Ma non basta, si deve fare ancora di più per raggiungere l’obiettivo: piena occupazione”: afferma in una nota Tullia Bevilacqua , segretario generale regionale Ugl Emilia-Romagna.
In Italia rimane endemico il problema della disoccupazione, con quasi 3 milioni (2 milioni 771mila a febbraio) in cerca di occupazione. Il tasso di disoccupazione giovanile, in particolare, si attesta al 32,8% quasi 14 punti in più della pre-crisi, nel febbraio 2007, infatti, era al 19,4%. Secondo Eurostat, il nostro Paese è terzo in Europa per tasso di disoccupazione complessiva dopo Grecia (18,0%) e Spagna (13,9%).
Ma nel raffronto fra le 280 regioni dell’Unione europea il Nord Italia figura bene, con le province autonome di Bolzano (con il 9,2%) e Trento (con il 15,3%) e con Emilia-Romagna (con il 17,8%), Lombardia (20,8%) e Veneto (21%) che vantano i tassi di disoccupazioni giovanile decisamente inferiori alla media italiana.
“In sede di Patto per il lavoro, come sindacato Ugl abbiamo sempre sostenuto la necessità di moltiplicare gli investimenti in qualificazione professionale, formazione, e sostegno alle imprese per la nuova occupazione. C’è la nostra massima attenzione sui risultati che dovrebbero sortire i 25 milioni di euro stanziati per far decollare il nuovo Piano per la Rete attiva per il lavoro, per dare nuovi servizi ai disoccupati, e favorire i processi di innovazione e qualificazione delle imprese e dei manager e dei professionisti che le dirigono. Ma è necessario rafforzare il programma per il recupero dei cosiddetti “inattivi” ovvero coloro che non soltanto non svolgono un’attività lavorativa, ma non la cercano nemmeno; non ha più la capacità di reagire e si avvicinano al baratro dell’emarginazione sociale, oltre che economica”: aggiunge Tullia Bevilacqua.
E se il quadro congiunturale dell’Emilia-Romagna si avvicina ai migliori standard europei si attendono anche gli effetti del cosiddetto ‘decreto crescita’ approvato dal Consiglio dei Ministri la settimana scorsa: “C’è l’auspicio che questo provvedimento possa fornire un ulteriore impulso alla ripresa dell’economia in generale ed all’aumento dei posti di lavoro in ogni regione d’Italia, i primi segnali sull’occupazione e Pil nel 1° trimestre del 2019 fanno sperare che si sia imboccata la giunta direzione giusta”: dichiara il segretario dell’ Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.