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Ciclovia del Sole, al via a Crevalcore il cantiere sull’ex ferrovia Bologna-Verona

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Hanno preso il via questa mattina a Crevalcore i cantieri della Ciclovia del Sole sull’ex ferrovia Bologna-Verona. La cerimonia di avvio, a cui hanno partecipato gli amministratori di Città metropolitana e Comune di Crevalcore accompagnati dal CT della nazionale italiana ciclismo su strada e presidente di Apt Emilia-Romagna Davide Cassani, è avvenuta in un luogo particolarmente significativo: a Bolognina di Crevalcore nel punto in cui, nel 2005, avvenne il tragico incidente ferroviario che provocò la morte di 17 persone.

Grazie a questo intervento verrà realizzato uno dei principali tratti mancanti della Ciclovia del Sole, dal confine tra Emilia-Romagna e Lombardia fino alle porte della città di Bologna: così la ciclabile europea (Eurovelo 7 Capo nord-Malta) sarà di fatto completata dal Brennero fino alle porte di Bologna.

E’ il risultato di un lungo lavoro che vede la Città metropolitana di Bologna soggetto attuatore/stazione appaltante. Entro giugno 2020, a cantieri ultimati, la Ciclovia si estenderà dal confine regionale con la Lombardia sino alla località Osteria Nuova, nel comune di Sala Bolognese, per una lunghezza complessiva di circa 46,300 km, dei quali circa 14 km già usufruibili e da riqualificare. I tratti nuovi, per circa 32 km, saranno realizzati principalmente sul rilevato ferroviario dismesso della linea Bologna-Verona, snodandosi tra la provincia di Modena e la città metropolitana di Bologna.

Il percorso attraverserà 8 comuni: Anzola dell’Emilia, Camposanto, Crevalcore, Mirandola, Sala Bolognese, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese, interessando complessivamente un bacino di oltre 100.000 abitanti.

Diverse le curiosità dei lavori che hanno preso il via oggi tra cui piazzole di sosta con ripetitori wi-fi e “cantiere vetrina” durante i lavori per mostrarne la realizzazione ai cittadini. Il tutto con una particolare attenzione alla sicurezza (illuminazione dei punti di interferenza) e al collegamento del nuovo percorso al contesto territoriale esistente.