Mentre proseguono anche nel 2019 i ritardi e le cancellazioni di treni sulla Ferrovia Modena-Sassuolo, e visto il triste primato raggiunto nel 2018 come numero di corse soppresse o in ritardo, il Comitato dei Viaggiatori chiede di avere informazioni corrette e verificate circa le cause dei disservizi che con tanta frequenza affliggono la linea.
I dati che sono stati forniti mostravano un 50% dei ritardi/soppressioni dovuti all’infrastruttura, l’altro 50% al gestore di cui solo un 8% dovuto al materiale rotabili.
I dati mostravano come causa prevalente dei ritardi/soppressioni i tallonamenti, cioè l’urto dei veicoli alle sbarre dei passaggi a livello. Il Comitato, dubbioso sulla frequenza di questo tipo di incidenti, ha chiesto conferma alle Polizie Municipali dei quattro comuni interessati, ottenendo dati per niente in linea con quelli dichiarati. Sono infatti solamente due i casi di tallonamento confermati dalle Polizie Municipali nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Ricordiamo che in Regione si era addirittura ipotizzato di installare photored ai passaggi a livello e di istituire squadre speciali d’intervento per ripristinare in tempi rapidi la circolazione. Queste manovre, drastiche, non saranno certo risolutive per una tipologia di incidente così marginale.
Dall’inizio dell’anno, il Comitato sta monitorando puntualmente ogni ritardo pesante o cancellazione di cui è a conoscenza; anche in questo caso, si sono avuti due soli tallonamenti, in questo primo periodo del 2019.
“In effetti è questo il dato che ci aspettiamo – riferiscono – mentre abbiamo notato che la prevalenza dei problemi è data da malfunzionamenti dell’infrastruttura. Ora resta da capire se FER abbia fornito dati incongrui in spregio alle richieste degli utenti o perché, non in grado di monitorare e risolvere i problemi, abbia scaricato su altri la responsabilità. In ogni caso, ci sembra un comportamento non consono per una società pubblica e chiederemo all’Assessore Donini di prendere provvedimenti”.
Il Comitato ha infatti chiesto un nuovo incontro alla Regione, ma questa volta lo spirito è differente: “abbiamo sempre cercato di addivenire a soluzioni condivise, in ottica di sussidiarietà, ma ora ci sentiamo presi in giro e se gli atteggiamenti e la disponibilità di dirigenti che dovrebbero essere al servizio dei cittadini non cambierà, siamo pronti a dare battaglia!”