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Variante di Ponterosso, oggi l’inaugurazione

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La Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d’accesso da e per Castelnovo Monti – è un’opera particolarmente “sofferta”. Tanto che la sua realizzazione è passata attraverso ben tre presidenti della Provincia di Reggio Emilia: Sonia Masini, sotto la cui presidenza, nell’aprile 2013, vennero avviati i lavori del primo lotto; Giammaria Manghi, che nel giugno 2016 promosse il rifinanziamento e il successivo appalto del secondo lotto; Giorgio Zanni, che oggi inaugura il completamento della Variante.

I provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco, i principali ostacoli che l’opera ha dovuto superare nel corso di questi ultimi anni. Dopo aver ultimato a inizio 2015 il primo lotto, da Croce al Centro sportivo, per un importo di 5,4 milioni (3,1 di fondi europei attraverso la Regione Emilia-Romagna, 1,8 della Provincia di Reggio Emilia, 500.000 euro dal Comune di Castelnovo Monti mediante l’alienazione dell’ex sede Agac), Palazzo Allende aveva infatti previsto con il bilancio 2014 le risorse necessarie anche per appaltare il secondo lotto, aggiudicato provvisoriamente alla coop Unieco. Purtroppo quelli – ed altri fondi – vengono meno a causa della spending review e solo nel giugno 2016 il presidente Manghi potrà annunciare il rifinanziamento del secondo lotto della Variante di Ponterosso.

Decisiva risulta l’operazione di dimissioni del patrimonio immobiliare non più strategico per la Provincia, avviata anche a seguito della diminuzione delle competenze (e del relativo personale) imposta a fine 2014 dalla riforma Delrio. Grazie alla vendita dei magazzini ex-Car in via Lombroso, Palazzo Allende riesce a destinare 1,3 milioni al completamento della Variante, in aggiunta al residuo del precedente stanziamento.

Un altro contributo fondamentale arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che si dice disponibile a cofinanziare direttamente l’opera per 1 milione, a fronte di una compartecipazione da parte di soggetti privati, attraverso un Accordo di programma a tre (Regione, Provincia e Comune). A questo punto entra in campo il Comune di Castelnovo Monti, reperendo gli ultimi 20.000 euro attraverso una specifica convenzione con un pool di 11 soggetti.

Le procedure si completano a fine 2016 e proprio il 30 dicembre di quell’anno la Provincia può aggiudicare definitivamente l’opera a Unieco. Mentre si stanno svolgendo le numerose e complesse procedure burocratiche di verifica dei requisiti tecnico-amministrativi, contributivi e antimafia dell’azienda, anche Unieco viene purtroppo travolta dalla crisi dell’edilizia. Il 7 aprile 2017 un decreto ministeriale sancisce la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa, il 27 aprile la Provincia è quindi costretta ad annullare l’aggiudicazione, ma in tempi rapidissimi – già il 19 maggio – assegna i lavori alla Iembo Michele srl di Noceto di Parma, seconda classificata al bando di gara del 2014. Espletate le nuove verifiche burocratiche, il 3 luglio 2017 i lavori di completamento della Variante di Ponterosso possono finalmente iniziare.

 

I costi

Il costo complessivo del progetto integrato (I e II lotto) è di poco più di 9 milioni di euro, compresi gli interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.

Il primo lotto della Variante – da Croce al Centro sportivo – è stato completato a inizio 2015 per un importo di 5,4 milioni così suddivisi: 3,1 mln della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Documento Unico di Programmazione (Dup); 1,8 mln della Provincia di Reggio Emilia; 0,5 mln del Comune di Castelnovo Monti attraverso l’alienazione della ex sede Agac.

L’appalto del secondo lotto della Variante – per un importo di 3 milioni 650.000 euro – è stato finanziato dalla Provincia con 2 milioni 630.000 euro (1,3 dei quali provenienti dalla vendita dei magazzini ex-Car in via Lombroso), per 1 milione dalla Regione Emilia-Romagna e per i restanti 20.000 euro attraverso una specifica convenzione tra il Comune e un pool di aziende e associazioni di categoria (Emilbanca, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest).

 

La scheda tecnica

La Variante di Ponterosso, lunga complessivamente 1.250 metri, corre prevalentemente a mezza costa con inizio, salendo da Reggio Emilia, dalla rotatoria sulla Statale 63 in località Croce: dopo un tratto di 750 metri (il primo lotto concluso nel 2015) si raccorda con il Centro sportivo e la zona Peep con uno svincolo a rotatoria per poi innestarsi nuovamente con una rotatoria sulla Statale 63 (via Micheli) dopo un tratto di ulteriori 500 metri (il secondo lotto inaugurato oggi), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l’adeguamento di via Fratelli Cervi.

Si tratta di una strada di categoria C1 con larghezza complessiva di 10,50 metri costituita da due corsie di 3,75 metri. Il progetto integrato coniuga l’obiettivo di effettuare la realizzazione dell’infrastruttura viaria con l’individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.

Il progetto esecutivo elaborato da Binini Partners sulla base del progetto definitivo della Provincia prevede due rotatorie, entrambe a tre bracci: in località Croce e nei pressi del Centro sportivo, con diametro esterno rispettivamente di 34 metri e 37 metri..

Il ponte sul rio Salati, a unica campata di 31,40 metri di luce, ha un impalcato costituito da travi prefabbricate e completato superiormente in opera con soletta in cemento armato. Il progetto integrato realizzato dalla Provincia ha previsto anche opere di sostegno con paratie tirantate per mettere in sicurezza tutto il versante e garantire lunga vita all’opera, con la posa di circa 1,5 chilometri di strutture berlinesi (980 metri a monte, 445 a valle). Sull’intera Variante è stato posto in opera un conglomerato bituminoso modificato tipo Splittmastix. Sono state inoltre realizzati barriere fonoassorbenti, barriere di sicurezza stradale e impianti di illuminazione. Per l’allontanamento e gestione dell’acqua superficiale e profonda, a protezione del rilevato stradale e per la stabilità dei terreni attraversati, sono stati impiegati dreni sub-orizzontali, trincee drenanti in calcestruzzo alveolare e geocompositi drenanti, anche in abbinamento fra loro, mettendo in campo soluzioni altamente tecnologiche e innovative.

L’intervento è stato coordinato dal Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia. Progettazione e direzione lavori: Binini partners srldi Reggio Emilia. Imprese esecutrici: I lotto mandataria Società italiana pietrisco spa di Parma, mandanti: Iembo Michele srl di Noceto, Ve.i.co.pal srl di Parma , C.a.m.a.r. soc. coop. di Reggio. II lotto: Iembo Michele srl di Noceto.