Nella giornata di ieri, il personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino albanese di 33 anni, responsabile del reato di tentato furto in abitazione.
Nel corso di un pianificato servizio di vigilanza finalizzato al contrasto del fenomeno dei reati predatori, in particolare dei furti all’interno delle abitazioni, gli agenti hanno notato in via Riccardi due soggetti in bicicletta dall’atteggiamento particolarmente sospetto, che procedevano molto lentamente a ridosso delle palazzine osservando all’interno delle varie aree cortilive.
I due, sotto l’occhio vigile degli operatori di Polizia, nascoste le bici dietro un cassonetto, sono entrati all’interno di un palazzo e, dopo un breve lasso di tempo, sono usciti dal cortile a passo svelto e con circospezione recuperando le biciclette. Proprio nel momento in cui gli agenti decidevano di intervenire, è giunta alla linea d’emergenza una segnalazione di furto in abitazione in via Riccardi.
I due malviventi, ormai braccati dalla Polizia, si sono dati alla fuga verso via Vignolese, ma solo uno è riuscito a far perdere le proprie tracce. L’altro è stato repentinamente bloccato e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di due cacciaviti a punta piatta di grosse dimensioni, una ricetrasmittente con auricolare, due mini torce e un paio di guanti da lavoro.
Dagli accertamenti presso l’abitazione si è potuto costatare che i due malviventi erano entrati in casa forzando la finestra del bagno posta nel retro della palazzina e che i segni di effrazione erano assolutamente compatibili con gli arnesi da scasso rinvenuti addosso all’albanese.
I due malviventi, probabilmente disturbati dall’arrivo dei proprietari, non avevano avuto il tempo di portare a termine il furto ed erano usciti dall’appartamento a mani vuote.
L’albanese, in Italia senza fissa dimora, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, in particolare per furto e ricettazione, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.