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La giunta comunale di Reggio Emilia ha approvato oggi il Masterplan del nuovo Parco Campovolo

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Il progetto prevede il raddoppio dell’attuale Bosco urbano, che passerà da 20 a 40 ettari di estensione, accrescendone il patrimonio vegetale e la funzione di ‘polmone’ di compensazione a potenziamento della Cintura verde della città. Il nuovo parco assolverà inoltre a diverse altre funzioni: di ‘cerniera’, mettendo in connessione fra loro i quartieri del quadrante nord-est di Reggio Emilia; di parco cittadino ‘tra i quartieri’ oltre che a servizio dell’intera città; di accrescere l’offerta legata allo sport e al tempo libero.

La nuova realtà si inserisce tra ambiti strategici di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile dell’Area nord di Reggio Emilia, quali l’area Reggiane e il quartiere Santa Croce, l’Arena eventi e il Campus San Lazzaro, integrandoli fra loro, generando qualità urbana e potenziando la città pubblica.

“Il progetto ha una spiccata valenza ambientale, una funzione urbanistica di connessione fra ambiti diversi fortemente trasformati negli ultimi anni, una identità evidente per quanto riguarda l’offerta per lo sport sia universitario, sia associazionistico – ha spiegato il sindaco Luca Vecchi alla stampa, durante una conferenza al Tecnopolo – Si potrà godere di un grandissimo parco ricco di vegetazione e servizi e fare sport in un contesto ambientale bello e di alto livello, a ridosso del Campus San Lazzaro e dell’Arena Eventi, accanto al Parco Innovazione, in una nuova città che, con le diverse, antiche e nuove ‘anime’ di Santa Croce, riunisce ricerca, economia della conoscenza, sostenibilità, musica, sport, solidarietà e coesione sociale.

“Nel Parco Campovolo – ha aggiunto il sindaco – troverà spazio il nuovo Campo di Atletica leggera, che sarà a qualche centinaio di metri dalla Pista indoor di via Gioia, a cui stiamo lavorando, e dai cinque campi da Calcio di via Adua. Si prevedono poi impianti per altri sport, dal Calcetto alla Pallavolo e al Football americano: un luogo di incontro e benessere nella natura, punto di riferimento qualificante nella città a Nord e a Est”.

“La nostra Università ha raddoppiato gli iscritti, l’attività sportiva è fondamentale e richiede strutture che questo Masterplan prevede, dando una risposta molto chiara ai nuovi bisogni sia del Centro universitario sportivo (Cus) sia alle società del territorio – ha detto l’assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – Se uniamo queste strutture a quella vicina, indoor, di via Gioia 24, abbiamo il ‘parco sportivo’ più ampio e articolato in provincia e probabilmente in regione.

“Il Masterplan – ha concluso Pratissoli – si basa su tre punti chiave: ambiente, fruibilità del verde in condizioni di sicurezza, mobilità ciclabile e pedonale con collegamenti ai quartieri circostanti e con un nuovo percorso dal San Lazzaro a piazzale Europa parallelo alla ferrovia”.

Il Masterplan è costruito per poter essere realizzato in stralci. Il valore complessivo delle opere è stimato in circa 7 milioni di euro, comprendendo il costo di alcuni terreni privati, che saranno acquisiti dal Comune. E’ già nel Programma triennale dei lavori pubblici un primo stralcio-intervento, del valore di circa 2 milioni di euro, che include l’acquisizione di una prima area, la nuova Pista d’atletica e la prima fase di estensione del Bosco urbano.

Gli architetti Marco Pavarani e Paolo Iotti dello studio ‘Iotti + Pavarani Architetti’, autori del progetto, e l’ingegner David Zilioli dirigente del servizio Progetti speciali e Mobilità del Comune hanno fornito ulteriori informazioni, più di dettaglio, sul nuovo Parco Campovolo.

UN BOSCO URBANO – L’attuale area verde complessiva oggetto di intervento – dall’area Reggiane al torrente Rodano, parallela alla ferrovia nazionale Milano-Bologna – in parte già destinata a Bosco urbano, in parte a seminativo in proprietà di privati, verrà interamente acquisita dall’Amministrazione comunale e il ‘volume’ del verde fruibile passerà dagli attuali 20 ettari a 78 ettari.

L’area dedicata specificamente a Bosco urbano verrà raddoppiata, da 20 a 40 ettari, con la previsione di mettere a dimora oltre 25.000 piante in grado di assorbire 2.200 tCO2/anno. Il nuovo Bosco urbano andrà a potenziare la rete ecologica esistente a cintura della città, in corrispondenza del corridoio ecologico del torrente Rodano che all’altezza del Campovolo si protende verso il quartiere di Santa Croce.

UN PARCO CITTADINO – Il nuovo spazio verde è pensato per poter essere fruito in sicurezza dai cittadini, attraverso la valorizzazione e il potenziamento dei collegamenti esistenti, nonché la creazione di nuove connessioni con zone importanti della città.

In particolare il Campus San Lazzaro verrà collegato al Parco Campovolo con un nuovo sovrappasso ciclopedonale, capace di garantire al contempo un collegamento sicuro al di sopra della ferrovia ed un sostanziale raddoppio del verde del Campus universitario verso nord.

Il quartiere di Santa Croce sarà poi connesso sia dalla nuova viabilità di ingresso al Parco Innovazione, attraverso la riapertura del braccio storico di viale Ramazzini, sia attraverso un nuovo percorso ciclo-pedonale in adiacenza al tracciato ferroviario che porterà fino a piazzale Europa e da qui al quartiere della Stazione centrale e al Centro storico.

Sul perimetro dell’intera area, in parte già in corso di realizzazione all’interno dei lavori della Arena eventi, è poi previsto il completamento di un percorso ciclo-pedonale ad anello di 5 chilometri.

UN PARCO DELLO SPORT – Inseriti nel verde del Parco Campovolo verranno realizzati il nuovo Campo di atletica, il campo da Football americano, campi da Calcio e Pallavolo, strutture dedicate a multisport. Una rete di funzioni sportive, che integra quelle già esistenti e in fase di costruzione a Santa Croce, ovvero i campi di via Agosti e la futura Pista indoor in via Gioia, che rappresenta una importante occasione per aggiornare e potenziare il sistema sportivo cittadino, nonché dotare il Cus dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia di tutte le strutture necessarie per poter crescere assieme all’Università stessa.

TRASFERIMENTO DEPOSITO DI VIA TALAMI – Il Masterplan prevede inoltre il trasferimento definitivo del deposito ferroviario di Ferrovie Emilia-Romagna (Fer) di via Talami in testa alla fermata della linea ferroviaria del San Lazzaro, liberando così il quartiere Santa Croce da questa funzione divenuta negli anni particolarmente impattante. La previsione e quindi la possibilità di trasferimento nel Masterplan c’è, sarà competenza del soggetto titolare del deposito ferroviario attivarsi per il riposizionamento dell’attività.

UN PROGETTO PER STRALCI – Il Masterplan è lo strumento individuato dall’Amministrazione comunale per definire la cornice progettuale entro la quale collocare i singoli interventi che devono garantire la massima coerenza rispetto agli obiettivi indicati, in termini di costruzione di un nuovo Bosco urbano, fruibile in sicurezza dai cittadini ed in grado di arricchire l’offerta sportiva della città.

Il primo stralcio, già inserito nel piano Triennale di lavori pubblici 2019, prevede la realizzazione, entro la fine del 2020, del nuovo Campo di atletica: un moderno impianto ad otto corsie, dotato di spazi per attività accessorie e complementari, che possa divenire un elemento di riferimento a livello regionale e nazionale.

Tale impianto, in sostituzione di quello attuale ormai non più adeguato per dimensioni e dotazioni, potrà infatti godere di un radicale miglioramento in termini di inserimento ambientale, grazie alla vastissima area a verde in cui si colloca e con la quale sarà possibile conseguire ulteriori sinergie per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali e del verde.

IL CONCEPT DI PROGETTO – Elaborato dallo studio Iotti + Pavarani Architetti, il Masterplan esplora la possibilità di coinvolgere l’intera fascia longitudinale est-ovest (compresa tra la linea ferroviaria Milano-Bologna e l’area operativa dell’Aeroporto) in un progetto unitario e organico, che sappia ricucire le parti già boscate – al fine di potenziarne la valenza di connessione ecologica – e al contempo interagire con le dinamiche d’uso degli ambiti al contorno (Campus San Lazzaro, Parco Innovazione, Arena Eventi) e raccogliere così le potenzialità e le sfide di un’area in forte trasformazione.

Il progetto del Parco Campovolo si configura quale sistemazione ambientale, orografica e paesaggistica dell’area: l’intera fascia sarà infatti oggetto di operazioni di forestazione, mentre il terreno sarà lievemente modellato a realizzare un sistema di ambiti raccolti e circondati dal verde.

L’organizzazione degli spazi e delle attrezzature sportive e ricreative avviene infatti attraverso la distribuzione e la sequenza di tali spazi raccolti, ognuno con una impronta planimetrica ellittica irregolare; tale matrice organica è volta a favorire un inserimento planimetrico “naturale”, nonché la massima integrazione ambientale, grazie alla capacità di tali ambienti aperti di sistemarsi e conformarsi al luogo.

Lo spazio che circonda e abbraccia tali ambiti è quello dedicato al parco vero e proprio, trattato paesaggisticamente in modo naturalistico, con l’alternanza di aree piantumate (in cui si farà ricorso a specie autoctone, legate al contesto ambientale della pianura reggiana) a distese a prato, fruibili per attività sportive libere.

L’asse longitudinale est-ovest sul sedime della carraia esistente costituisce poi una spina di attraversamento dell’area, nonché l’asse portante del sistema sul quale graviteranno i cluster delle attività sportive, realizzabili per stralci successivi indipendenti (consentendo così quella flessibilità richiesta per un progetto a lungo termine quale quello in oggetto).

L’obiettivo primario del progetto consiste quindi non solo nel corretto e sensibile inserimento ambientale degli spazi e delle attrezzature sportive e ricreative, ma nel disegno paesaggistico del territorio stesso: elementi artificiali e presenze naturali potranno fondersi come un’unica materia in un segno riconoscibile, a generare un comparto fortemente integrato nell’uso quanto nell’immagine, capace di generare una fortissima identità dell’intervento con il luogo.

Il Parco Campovolo potrà così rappresentare il tassello mancante nella ricucitura della trama paesaggistica e urbana della fascia nord della città, e al contempo costituire una grande esperienza collettiva capace di rafforzare i valori di cultura, coesione sociale e cura dell’ambiente che costituiscono le modalità con cui Reggio Emilia vuole leggere il proprio passato e immaginare il proprio futuro.