Con riferimento quanto apparso nelle pagine del nostro giornale, l’Azienda dichiara quanto segue:
“Contrariamente a quanto affermato dalle RSU, in sede di incontro dinanzi la Prefettura di Modena lo scorso 18 febbraio 2019, le parti presenti, ovvero l’Azienda e le RSU, sono state invitate a trattare gli argomenti oggetto dell’apertura dello stato agitazione nelle loro naturali sedi, nel corso di specifici incontri sindacali, ed in particolare in occasione della riunione che si sarebbe dovuta tenere in data odierna.
Purtroppo, anche oggi 27 febbraio 2019, le RSU hanno pervicacemente insistito con il loro atteggiamento di totale chiusura, disertando l’incontro previsto da tempo con motivazioni che ne dimostrano l’atteggiamento non collaborativo.
Dussmann Service ribadisce di aver sempre tenuto un comportamento legittimo e rispettoso delle normative vigenti, anche per quanto concerne l’assunzione del personale ai sensi del D. Lgs. 23/2015, e conferma la propria piena disponibilità a trovare soluzioni condivise che consentano di ovviare alla situazione oggettiva di calo pasti nell’appalto, attraverso un percorso di confronto e dialogo costruttivo.
Ad oggi, purtroppo, non vi è stata collaborazione da parte delle RSU ma auspichiamo che per il futuro si riesca a trovare la via del confronto e del dialogo.
L’Azienda si rammarica altresì del fatto che venga strumentalizzata una ricorrenza importante quale la festa della donna. La giornata dell’8 marzo è stata individuata come giornata di sciopero, non per commemorare la Festa della donna, bensì perchè in quella data si tiene presso l’Accademia di Modena la cerimonia dello storico giuramento dei cadetti, festa di grande risonanza per l’Accademia e per la città di Modena”.
(Dussmann Service)