Home Ambiente Maratona cinematografica a Soliera per “M’illumino di meno”

Maratona cinematografica a Soliera per “M’illumino di meno”

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Anche quest’anno il Comune di Soliera partecipa alla campagna “M’illumino di meno”, lanciata dal programma “Caterpillar” di Radio 2. Lo fa ospitando, per la prima volta, il Clorofilla Film Festival, una manifestazione di portata nazionale, a cura di Legambiente, che propone film a tema sociale e ambientale.
In occasione di M’illumino di meno, la giornata del risparmio energetico promossa dal programma radiofonico Caterpillar, Soliera ospita il Clorofilla Film Festival, la rassegna nazionale di film a tema ambientale e sociale, promossa da Legambiente, che approda ad Habitat nella giornata di sabato 2 marzo con una maratona di film, ad ingresso gratuito.
Le proiezioni cominceranno alle 17 con il film d’animazione “Il Gruffalò” per proseguire con “Gruffalò e la sua piccolina” di Johannes Weiland e Uwe Heidschotter. A seguire merenda “Solidal” offerta a tutti i presenti e ancora alle 18.15 “Sasha e il Polo Nord” di Rémi Chayé. Alle ore 19.30 l’aperitivo a lume di candela e infine alle 21 “Resina” di Renzo Carbonera, un film realizzato con modalità eco-sostenibili certificate per il set.
Nato dalla fantasia di Julia Donaldson e dalla matita di Axel Scheffler, “Il Gruffalò” è diventato un classico della letteratura per l’infanzia con milioni di copie vendute in tutto il mondo e traduzioni in oltre cinquanta lingue. La storia dell’incontro di questo strano essere mostruoso con uno scaltro topolino e gli altri animali della foresta e il suo seguito, in cui il Gruffalò vive con la sua piccolina che sta crescendo e vuole esplorare il mondo, sono diventati due divertenti e pluripremiati film d’animazione adatti a bambini dai tre anni in su, che uniscono la tradizionale tecnica d’animazione a passo uno con la computer grafica.
Anche “Sasha e il Polo Nord” è una raffinata animazione franco-danese in un’opera prima che coniuga il romanzo di formazione al femminile con la tradizione letteraria. L’epica dei grandi viaggi avventurosi si presenta ad inizio film, scolpita in una ambientazione – la San Pietroburgo del 1882 – che da subito rompe gli argini di quell’aristocrazia aggirata fin dalla tenera età dalla giovane protagonista Sasha.
Infine “Resina” racconta di una giovane musicista, Maria (l’emergente Maria Roveran) che, delusa dall’esperienza della musica e del mondo lontano dalle montagne dove è nata, decide di fare ritorno, portando con sé un presente e un futuro indeterminato. Nel salto verso le origini trova, in un coro di uomini ormai in disarmo e ridotto a pochissimi elementi, l’occasione di riscoprire la passione perduta e un senso d’appartenenza che la stessa comunità sembra avere dimenticato. La storia prende ispirazione dalle vicende del Coro Polifonico di Ruda, un coro friulano nato ai tempi della dominazione austro-ungarica, reinventato negli ultimi anni ed entrato nella top five dei cori maschili migliori del pianeta.
Ai partecipanti verranno riconosciuti 100 ecopunti, gli ecosconti da poter utilizzare in una rete di servizi ed esercizi commerciali di Soliera.