È in vigore dal 1° gennaio 2019 il nuovo contratto provinciale di lavoro integrativo unico per l’edilizia e affini della provincia di Modena. Si applica agli oltre 7.300 dipendenti delle 1.300 imprese edili e affini aderenti ad Ance Modena, Cna Costruzioni, Lapam Confartigianato Costruzioni, Anier, Agci, Confcooperative e Legacoop che svolgono le lavorazioni elencate nei rispettivi ccnl, eseguite in proprio, per conto di enti pubblici o di terzi privati.
«È la prima volta a Modena e una delle prime in Italia che gli edili hanno un unico contratto provinciale uguale per tutti – sottolineano i sindacati Filca Cisl Emilia Centrale, Fillea Cgil Modena e Feneal Uil di Modena – Nei mesi scorsi noi e le associazioni imprenditoriali dei settori edilizia e affini della provincia di Modena avevamo proceduto all’unificazione dei contratti integrativi vigenti, omogeneizzando i relativi trattamenti normativi ed estendendo il nuovo contratto a tutte le imprese edili e affini che svolgono la loro attività in provincia di Modena. Questo contratto provinciale di lavoro integrativo unico sostituisce tutti i precedenti contratti integrativi operanti nella nostra provincia».
Per le parti sociali si tratta di un risultato molto importante e positivo che conferma la volontà, ribadita sia dai sindacati che dalle associazioni imprenditoriali dei settori edilizia e affini della nostra provincia, di mantenere contribuzioni, requisiti e prestazioni omogenee per tutte le aziende e lavoratori che operano nella provincia di Modena, indipendentemente dal contratto nazionale e territoriale in precedenza applicato dall’impresa di appartenenza.