Come noto si sono svolti in Prefettura a Modena il 28 gennaio due incontri a proposito dello stabilimento Italpizza.
Al primo hanno partecipato rappresentanti della stessa Italpizza e delle cooperative Evologica e Cofamo, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, i Segretari generali provinciali delle organizzazioni CGIL, CISL e UIL.
“Nel corso dell’incontro – spiega la Prefettura – le parti hanno condiviso l’importanza del dialogo nell’interesse dei lavoratori, della produzione e del futuro sviluppo dell’azienda. Le cooperative hanno manifestato l’impegno al rispetto dei diritti sindacali spettanti secondo le vigenti disposizioni e a procedere nel confronto avviato. Le organizzazioni sindacali hanno preso atto del percorso compiuto dalle cooperative con la UIL per definire un contratto aziendale di secondo livello, concordando sull’opportunità di sviluppare ulteriormente il confronto con le parti datoriali unitariamente.
Per parte sua Italpizza, in qualità di committente, ha assunto l’impegno a farsi garante, sulla base degli accordi che verranno raggiunti dalle cooperative con le organizzazioni sindacali, di un processo di trasparenza con riferimento alla certificazione dei contratti e alla validazione delle buste paga da parte di un istituto terzo riconosciuto, quale garanzia della regolarità retributiva, contributiva e assicurativa dei compensi secondo le mansioni svolte dai lavoratori; infine, Italpizza si è impegnata ad una verifica periodica dell’andamento del cantiere e delle relative problematiche di interesse dei lavoratori con le organizzazioni sindacali riconosciute maggiormente rappresentative secondo le vigenti disposizioni”.
Al secondo incontro hanno partecipato, oltre ai rappresentanti della società Italpizza e al dirigente dell’ITL, rappresentanti e lavoratori del sindacato SICOBAS, per la verifica del documento sottoscritto congiuntamente dalle parti datoriali e dallo stesso sindacato l’11 dicembre 2018.
“La società ha assicurato l’impegno all’allineamento delle posizioni contributive, assicurative e retributive secondo gli esiti delle verifiche effettuate lo scorso anno dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, assicurando la disponibilità all’esame delle posizioni con i lavoratori.
Le parti non hanno raggiunto l’accordo per quanto riguarda la posizione di 13 lavoratori che le cooperative si erano impegnate a far rientrare nello stabilimento entro il 20 gennaio. Relativamente al rientro il sindacato ha chiesto il ripristino delle mansioni precedentemente svolte da 10 lavoratori della cooperativa Evologica rientrati entro i termini stabiliti e adibiti a compiti diversi, e il reintegro di tre lavoratori della società Cofamo, dei quali 1 con contratto scaduto il 31 dicembre 2018 e due sospesi per fatti successivi al rientro in azienda nel mese di gennaio.
Le cooperative hanno sostenuto la fondatezza delle decisioni adottate e hanno assunto l’impegno, per quanto riguarda i 10 lavoratori della Evologica, ad evitare in futuro mansioni esterne o disagevoli, ritenendo comunque di poter esercitare in autonomia la decisione sulle mansioni cui adibire i dipendenti, nel quadro contrattuale”.
Il Prefetto, nell’auspicare che riprenda il dialogo secondo logiche improntate a correttezza, ha espresso gratitudine e apprezzamento per l’operato delle Forze dell’ordine con la direzione del Questore, in relazione all’azione condotta la scorsa settimana al fine di assicurare la continuità della produzione nello stabilimento e il diritto alla circolazione dei cittadini.