“Nessuna adesione da parte nostra allo sciopero, con chiusura delle edicole, indetto per il 28 gennaio prossimo”. Questa la posizione degli edicolanti aderenti a FENAGI-Confesercenti Modena, per i quali il prossimo lunedì sarà un giorno di lavoro come tutti gli altri. Non un solo motivo, ma diversi i motivi che hanno indotto la sigla sindacale a fare una scelta differente rispetto al proclamato stato di agitazione.
“Che la stampa sia in difficoltà da oltre 10 anni è ormai un dato di fatto – precisa FENAGI Modena – Ma illudere la categoria che la crisi sia dovuta solo alla mancanza di volontà della Federazione degli Editori di mettere soldi per la categoria con un nuovo accordo Nazionale, riteniamo non sia la strada giusta”.
“Siamo invece, fermamente convinti che il percorso avviato dal Governo con aiuti concreti alla rete di vendita in crisi, sia quello più opportuno. Occorre, secondo noi continuare in questa direzione ed eliminare l’unico onere rimasto alla rete di vendita per rendere le edicole veramente ‘libere’. Ovvero: l’obbligo di parità di trattamento sulle pubblicazioni, una norma nata quando c’era la tv in bianco e nero”. Ed in proposito, FENAGI sta facendo pressione sul Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché si esprima sul reale significato della norma (art. 8 legge 198/2016) nella quale è riportato che questo obbligo, riservato solo alle edicole esclusive, deve essere rispettato solo per “la prima immissione sul mercato” delle pubblicazioni.
“Inoltre – prosegue FENAGI Modena – riteniamo sia necessario creare con urgenza le condizioni affinché ai punti vendita esclusivi sia riservato, per il ruolo di diffusori della cultura e dell’informazione, un trattamento fiscale agevolato, una sorta di ‘flat tax edicole’. Ecco dunque le ragioni che hanno motivato la Federazione Nazionale Giornalai (FENAGI) a non aderire alla serrata delle edicole promossa per il 28 gennaio prossimo.”
L’associazione, a livello nazionale, si sta adoperando affinché sia convocato al più presto un tavolo con tutti gli attori della filiera presso il Dipartimento Editoria per sollecitare il Governo a definire nuove regole, interventi ed aiuti concreti per il rilancio effettivo del settore.