Ieri Coop Alleanza 3.0 ha illustrato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali il nuovo modello organizzativo della sede, che mira ad aumentarne l’efficienza e l’efficacia con una revisione delle strutture centrali, l’eliminazione di ridondanze di ruoli o attività, e la semplificazione dei processi.
“Si tratta – spiega una nota – di un intervento fisiologico dopo una fusione, avviato solo oggi proprio per la volontà di vagliare tutte le migliori soluzioni, con la massima attenzione alle persone.
Coop Alleanza 3.0 opererà, come sempre, con un confronto continuo e nella massima condivisione con i lavoratori, e in raccordo con le organizzazioni sindacali per raggiungere l’obiettivo comune di tutelare le persone, mettendo in atto tutte le misure possibili per gestire la ricollocazione di circa 700 lavoratori della sede e azzerare gli impatti occupazionali, nell’arco di un biennio. Già fissato il prossimo incontro con le organizzazioni sindacali, previsto per il 5 febbraio”.
“La nuova organizzazione della sede deriva anche dalla recente semplificazione della governance della Cooperativa – che vede oggi una struttura snella con un presidente e un direttore generale – e segna l’inizio di una profonda trasformazione, tracciata dallo stesso direttore generale, per consentire ai punti vendita di concentrarsi al meglio sulla creazione di valore per i nostri soci”.
“Nei prossimi mesi – continua la nota – saranno presentate le linee guida che permetteranno a Coop Alleanza 3.0 di essere sempre più un punto di riferimento nei territori in cui è presente e nel mercato in cui opera, e di sviluppare ulteriormente lo scopo mutualistico per cui è nata: garantire ai soci la miglior qualità ai migliori prezzi, tramite l’offerta di prodotti selezionati con grande attenzione agli aspetti della sicurezza alimentare, della tutela ambientale e del rispetto dei princìpi etici di produzione e approvvigionamento”.
Coop Alleanza 3.0 conta 2,3 milioni di soci, 22 mila lavoratori e quasi 400 punti vendita dislocati in 9 regioni.