Duro colpo alla criminalità quello assestato ieri dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, questa volta guidati da un intuito investigativo in trasferta nella vicina Provincia di Parma.
I militari del Nucleo Operativo di Castelnovo ne’ Monti e del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia hanno puntato ad un esercente di un bar di Colorno (PR), in relazione ad una riscontrata attività di spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente che, partendo da Reggio Emilia, interessa tutta l’area emiliana. Per questo motivo gli uomini dell’Arma, alle prime ore del mattino, ritenuto di non potere aspettare oltre rischiando di non intercettare un carico appena giunto, si sono presentati nell’esercizio pubblico gestito dal A.V., 27enne nato a Parma da famiglia originaria di Cutro (KR) ove, da un primo sommario controllo, sono spuntati circa 70 grammi di cocaina che lo stesso custodiva proprio dietro il bancone destinato alla mescita, insieme ad un bilancino di precisione. Inevitabili a questo gli ulteriori controlli estesi, con l’ausilio di una unità cinofila della Polizia Provinciale di Reggio Emilia, presso una cantina ed un deposito di materiali nonché presso l’abitazione del giovane. La certosina pazienza dei Carabinieri, che hanno scandagliato ogni centimetro quadrato dei luoghi, ha permesso di rinvenire, abilmente occultate, due pistole in perfetta efficienza e munite del relativo munizionamento (una semiautomatica cal. 22 rubata a Frontone e un “revolver” cal. 38 con canna da 6 pollici (simile alla micidiale 44 dell’Ispettore Callaghan) rubata a Rolo nel novembre 2013. La conferma finale dei sospetti è giunta con il rinvenimento di due involucri contenenti oltre 4 chilogrammi e ½ di marijuana. In casa dell’uomo, invece, sono stati ritrovati alcuni telefoni cellulari, più di 2.500 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, oltre ad alcune singole dosi di cocaina. Dinanzi a tali evidenze quindi agli uomini dell’Arma non è rimasto altro da fare che accompagnare in Caserma l’uomo, il quale, al termine delle rituali formalità, è stato tratto in arresto con l’imputazione di ricettazione, detenzione abusiva di armi, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associato presso la Casa Circondariale di Parma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Presso la medesima struttura detentiva è ristretto anche il padre P.V., 51enne cutrese che sta scontando una pena detentiva con termine nel 2031. Oltre al significativo punto a segno contro il narcotraffico, i militari hanno sottratto alla malavita due armi da fuoco, il cui impiego, attesa l’origine dell’arrestato, potrebbe travalicare la criminalità comune.