Nel pomeriggio di ieri, giovedì 22 novembre, si è svolto un altro incontro tra la proprietà della Edis, la Rsu aziendale e il sindacato Slc-Cgil di Modena.
“In questi ultimi giorni, drammatici per le lavoratrici ed i lavoratori – spiega una nota di Slc/Cgil Modena – l’azienda ha confermato per l’ennesima volta l’atteggiamento di chiusura rispetto all’ipotesi di mantenimento della sede a Modena. Vengono anche confermate dalla drezione aziendale le date del 2 gennaio 2019 per il trasferimento, e del 29 novembre per trovare un accordo”.
“Tutte le proposte sindacali sono state respinte, ed è rimasta sul tavolo solo la proposta (dell’azienda), di agevolare il trasferimento a Rovigo con un mezzo di trasporto a carico loro – continua Slc-Cgil – Per le tante lavoratrici ed i tanti lavoratori, in caso di particolari problematicità a spostarsi tutti i giorni a Rovigo, è stato proposto dall’azienda un incentivo all’esodo, che viene ritenuto dai dipendenti fortemente insufficiente a risolvere i problemi che la perdita del posto di lavoro provocherebbe.
Per queste ragioni, oggi, venerdì 23 novembre, è stata proclamata una giornata intera di sciopero di tutte le maestranze”.
“Lunedì si terrà una nuova assemblea sindacale, ed a seguire una nuova sessione di trattativa. Ci auguriamo che la proprietà della Edis decida di riconsiderare le sue posizioni, e venga incontro alle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici.
Nulla resterà intentato, per ricercare la miglior tutela possibile per i dipendenti della Edis – conclude il sindacato – Le azioni di lotta e di protesta continueranno, in tutte le forme ed in tutte le sedi opportune”.