Il Tavolo regionale convocato su Maserati, che si è riunito nei giorni scorsi e al quale hanno partecipato sia il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che l’assessore al Lavoro Andrea Bosi, “continuerà a chiedere al governo l’istituzione di un tavolo nazionale. Alla prima lettera inviata al ministero del Lavoro, infatti, non è stato dato alcun riscontro”.
A intervenire sulla situazione dello stabilimento Maserati di Modena e sul futuro che gli si prospetta è stato lo stesso assessore Bosi che ha risposto in Consiglio comunale, giovedì 15 novembre, all’interrogazione presentata da Marco Malferrari, Art.1-Mdp Per me Modena, e sottoscritta anche dal collega Paolo Trande.
Proseguendo nella risposta l’assessore Bosi ha precisato che “in assenza di riscontro da parte del Ministero, la Regione ha già inviato una missiva ai vertici italiani di Fca con la richiesta di organizzare un incontro. A questa lettera è stata data una risposta positiva, differita però a dopo il 29 novembre, giorno in cui la proprietà di Maserati dovrebbe illustrare alle organizzazioni sindacali il piano industriale”. Il Tavolo, ha detto ancora Bosi, ha inoltre condiviso, anche con le organizzazioni sindacali, la necessità di mantenere “la dimensione collettiva del problema, affrontando la situazione di tutti gli stabilimenti del gruppo Fca in Emilia Romagna, che occupano complessivamente circa 8.700 persone, riguardo al piano industriale, alle prospettive occupazionali e alle scelte strategiche sui temi delle nuove tecnologie per il tema emissioni”.
Nell’interrogazione il consigliere Malferrari aveva ricordato che Maserati Modena ha annunciato lo scorso 16 ottobre un periodo di contratti di solidarietà dal 2 novembre al 24 febbraio, e che l’azienda ha dichiarato 132 esuberi sui 221 lavoratori rimasti nello stabilimento dopo le progressive riduzioni avvenute in questi anni.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Paolo Trande ha affermato che “occorre che il ministro di Maio si attivi. Facciamo pressione in questo senso, affinché trovi il modo di far dire a Fca cosa intende fare”. Il consigliere ha quindi evidenziato “i molti elementi di preoccupazione legati al futuro di Maserati, visto che da molti mesi proseguono i contratti di solidarietà e si è aggiunta ultimamente una cassa integrazione a sempre più ore. Bene l’avere portato a Modena la ricerca, ma resta la preoccupazione legata alla parte produttiva su cui ora dobbiamo concentrarci – ha ribadito – sottolineando che, in ambito territoriale più vasto, anche la cessione di Magneti Marelli, nella prospettiva dell’evoluzione del mercato dell’auto, costituisce un ulteriore elemento di preoccupazione”. Considerazioni che ha detto di “condividere in pieno” il collega Marco Malferrari il quale ha anche ricordato come “questa sia la terza interrogazione discussa quest’anno in Consiglio sul caso Maserati, che è appunto emblematico delle evoluzioni che possono avere le aziende sul nostro territorio. È invece importante – ha precisato – che restino qui, essendo tali realtà parte dell’ossatura principale del nostro sistema produttivo”.
Concludendo l’assessore Bosi ha ribadito alcune questioni cruciali auspicando soprattutto che il Ministro del lavoro risponda alle sollecitazioni espresse dal Tavolo regionale, ricordando il ruolo occupazionale dell’azienda in questione dal punto di vista del personale dipendente ma anche di tutto l’indotto.