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Brasimone, Città metropolitana e Comuni: “Il rilancio del Centro di ricerca Enea fondamentale per il nostro Appennino”

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Città metropolitana e sindaci commentano la notizia del Protocollo di intesa tra Regioni ed Enea che dà il via a un importante rilancio del centro ricerche Enea del Brasimone attraverso alcuni progetti, primo tra tutti l’infrastruttura di ricerca Sorgentina-RF che, con investimenti congiunti, intende dimostrare la possibilità di produrre radiofarmaci mediante neutroni da fusione.

“Dopo l’assegnazione al Centro Enea di Frascati dell’infrastruttura di ricerca sulla fusione Dtt – commenta il sindaco metropolitano Virginio Merola – abbiamo evitato la strada dei ricorsi e ci siamo rimboccati le maniche lavorando in questi mesi insieme, Città metropolitana, Comuni e Regione, per ottenere questi importanti progetti che ora porteranno risorse e occupazione sul nostro territorio metropolitano”.

“Un progetto internazionale di ricerca come questo – continua il Consigliere delegato alle politiche per l’Appennino bolognese Massimo Gnudi – può creare un positivo effetto domino per l’intero comparto produttivo. È un segnale importante per il nostro Appennino”.

Soddisfatti anche i sindaci dei territori direttamente interessati.

Per il sindaco di Camugnano Marco Masinara – “Abbiamo lavorato per ridare vita al centro ENEA, ora dobbiamo ridare vita al Brasimone”.

“Sono entusiasta – è il commento di Maurizio Fabbri sindaco di Castiglione dei Pepoli -. Ci siamo impegnati per fare conoscere il centro a tutti i livelli e per creare un sostegno territoriale ampio. Ecco i risultati, il nostro futuro oggi ha una nuova prospettiva”.