E’stata votata ieri, in Consiglio comunale a Carpi, un’importante delibera sugli ‘Indirizzi per promuovere lo sviluppo sostenibile della mobilità elettrica cittadina’ e che comprende anche il progetto di installazione di 16 nuove colonnine elettriche, di cui 3 nelle frazioni, a servizio di chi possiede auto ’alla spina’, possibile soluzione alla riduzione degli inquinanti atmosferici.
“Gli obiettivi di questa delibera – ha spiegato in aula l’assessore all’Ambiente Simone Tosi – sono diversi: facilitare la mobilità sostenibile, e con limitato impatto inquinante, sull’intero territorio comunale, ed in particolar modo nell’ambito urbano; promuovere iniziative e strumenti informativi per aggiornare la cittadinanza sulle opportunità e i limiti delle moderne tecnologie volte a superare l’utilizzo dei motori a combustibili fossili; stimolare i privati cittadini a rottamare e sostituire vecchi automezzi inquinanti con nuovi modelli 100% elettrici; favorire la massima diffusione della rete di punti di ricarica elettrica sul territorio comunale, sia per la mobilità a quattro che a due ruote; valorizzare la piena compatibilità delle colonnine per l’utilizzo da parte modelli prodotti da tutti i costruttori; incentivare ogni azione ed idonea forma di collaborazione per dare attuazione agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali”.
Previsti in questi indirizzi anche incentivi di natura tecnico-amministrativa (e poi di natura economica) da riservare alle sole auto elettriche, quali nuovi stalli per la sosta a ridosso del centro storico o punti di particolare interesse, deroga alle limitazioni del disco orario o al parchimetro negli spazi di sosta a strisce blu e infine facilitazioni per l’accesso in ZTL.
Il progetto della rete di ricarica per veicoli elettrici, individua nel territorio carpigiano 16 colonnine di ricarica (6 da 44 Kw e 10 da 25 Kw; tra queste tre nelle frazioni, una a testa a Cortile, San Marino e Fossoli), questo grazie ad un apposito Protocollo d’intesa firmato con ENEL X. “Già stiamo ragionando con questa azienda per arrivare a posizionare altre 15 colonnine – ha concluso Tosi – e nel conto non è inserita l’area di ricarica di via delle Magliaie; in futuro si potranno installare colonnine da 300 Kw per le vetture ad alte prestazioni che si stanno progettando”.
Ricordiamo che ogni colonnina ha due stalli di ricarica per altrettanti veicoli: si paga utilizzando un lettore dopo aver stipulato apposito contratto con uno dei tre operatori sul mercato che offrono il servizio (a Carpi per ora solo ENEL X). Al Comune questa operazione non costa nulla, deve solo consentire l’occupazione gratuita del suolo pubblico. Tosi ha anche spiegato a fronte di numerose domande giunte dai consiglieri ieri sera che non è alle viste una ordinanza ad hoc per la sosta illimitata negli stalli, che vicino al centro ci sarà una colonnina in viale Carducci, che nel Bilancio 2019 si verificherà la possibilità di inserire incentivi per l’acquisto dei veicoli elettrici, “e saremmo l’unico comune in regione a farlo” e che tra le facilitazioni per questi veicoli ci potrebbe essere non l’ingresso alla zona pedonale ma piuttosto la possibilità di entrare nella ZTL senza pagare.
Nel corso del dibattito il consigliere Roberto Benatti ha spiegato come sia importante prevedere questo servizio vicino al centro e alle fermate d’interscambio dei bus; Luca Severi (M5S) invece ha affermato dal canto suo come si continui anche con questi progetti a favorire la mobilità automobilistica privata, mentre invece si dovrebbe dare spazio a chi vorrebbe abbandonare l’auto e investire di più sulle ciclabili. Lorenzo Boni (Pd) ha criticato invece quanto detto da Severi in merito alla contrapposizione auto-bici, e sottolineato che passare all’elettrico sarà un processo lungo e che creerà tanti problemi infrastrutturali e di rete. “Ottimo comunque il progetto del Comune che ci pone all’avanguardia su questi temi. E diamo incentivi alle aziende che installano colonnine nei loro parcheggi”. E se Massimo Barbi (Forza Italia) ha chiesto che ai lottizzanti venga imposto di prevedere per ogni comparto l’installazione di una colonnina elettrica (Tosi ha risposto che per le superfici di oltre 500 metri quadrati già c’è questo obbligo), Cristian Rostovi (Fratelli d’Italia) ha infine ribadito che lo sviluppo della mobilità elettrica creerà problemi di smaltimento delle batterie usate.
Al momento del voto la delibera è stata approvata all’unanimità.