Domani, martedì 2 ottobre alle ore 17,30 la Biblioteca G.Salvemini di Scandiano ospiterà l’incontro con lo youtuber, influencer, blogger, videomaker LUIS SAL all’interno del ricchissimo calendario di iniziative dei Biblio Days edizione 2018 a cura di Arci Reggio Emilia e del Coordinamento delle Biblioteche di Reggio Emilia.
Da giorni, ormai, la biblioteca sta ricevendo telefonate e richieste di informazioni su questo giovane personaggio che oramai spopola sulla rete collezionando migliaia e migliaia di like e di followers, 905 mila su Istagram e 820 mila su Youtube. Dal 25 settembre è uscito nelle librerie il primo libro di Sal, dal titolo Ciao, mi chiamo Luis Rizzoli Editore, già secondo in classifica tra i libri più venduti su Amazon dopo quello di Francesco Totti. Il libro è diviso in 14 capitoli e ha varie scelte grafiche particolari: non è una biografia, è un insieme di spunti di vario tipo, e ci sono anche molti disegni fatti da lui. Le prime due frasi che si leggono sono: “Se c’è una cosa che non puoi mai fare, quella cosa è mollare” (frase che lui dice spesso nei suoi video), e “Scrivo un libro perché è impossibile stampare un video.”
Chiacchererà con Luis l’Assessore ai Saperi del Comune Alberto Pighini, dopo l’incontro l’autore si fermerà per foto e autografi di rito. Sarà possibile per il pubblico acquistare il libro in biblioteca.
Sul suo vero nome c’è mistero, qualcuno afferma che sia veramente Luis Sal, qualcun altro che sia invece Sergio Lerme. In poco più di anno comunque, è passato dall’essere un semplice barista a lavorare, grazie ai suoi numerosi video, su Youtube e ad usare Istagram come mezo di comunciazione con il mondo intero. Luis ha 21 anni, vive a Bologna, ha iniziato ad utilizzare la telecamera da quando aveva 7 anni e non ha più smesso, trasformando in pochi anni un hobby in un vero e proprio lavoro che lo porta spesso in giro per l’Italia e che lo ha reso un personaggio amatissimo dagli adolescenti.
Ciao, mi chiamo Luis è un libro molto serio, ma non permaloso. E’ un libro divertente, autoironico, dedicato a chi vuole trovare nuove idee e l’entusiasmo per realizzarle. Tra tantissime altre cose, il libro mostra come allenarsi in palestra, come preparare il vero ragù alla bolognese, parla di sesso, spiega cos’è il Luismo e come convertirsi subito a questa nuova filosofia. Insegna a disegnare la propria faccia e a realizzare un perfetto autoritratto. Incita i giovani a fare, a non essere pigri, svogliati, timorosi. “C’è sempre il tempo per fare tutto” scrive Luis “piccolo trovatore di scuse”.
In tutti i numerosissimi video che posta quotidianamente Luis rimane sempre se stesso, con uno stile semplice e diretto, autentico. Non chiede nulla allo spettatore, non seguen le classiche prassi dello youtuber che mette titoli accattivanti solo per fare views e poi chiede agli utenti di scriversi al canale. Lui semplicemente scrive “ho fatto un nuovo video, se volete andatevelo a guardare”.
In uno dei suoi video più popolari ha raccontato di essere «”sempre stato un bambino estroverso”, di essere “nato in una famiglia abbastanza immersa nel mondo dell’arte” e di essersi appassionato già da bambino a diversi tipi di “arti visuali”: il disegno, la fotografia, la ripresa e il montaggio. Ha raccontato di aver iniziato da adolescente a filmare manifestazioni di vario tipo a Bologna, per allenarsi al montaggio. Guardando i video di Luis Sal si viene anche a sapere che ha fatto la quarta superiore in Idaho, negli Stati Uniti, e che tornato a Bologna ha prima fatto il barista e poi ha frequentato per poco l’università, prima di lasciare gli studi.
Nel suo canale YouTube ci sono alcuni video che mostrano video fatti da lui quando era bambino. Luis Sal non racconta molto altro di sé, nei suoi video e nel suo profilo Instagram. Interagisce spesso con la madre, di cui però non dice mai il nome e a cui oscura o nasconde sempre la faccia. Ha due fratelli, di cui non si sa granché, e un cane sempre piuttosto triste, che si chiama Hombre.
Il suo video più visto (oltre 4 milioni di visualizzazioni) è una sorta di canzone dal titolo “Ciao mi chiamo Luis” che mostra bene almeno un paio di caratteristiche del suo canale e del suo personaggio: una comicità nonsense e multilivello, a volte demenziale ma a volte con un sottotesto più serio, e una notevole competenza nel montaggio video. Lui stesso ha spiegato in un paio di occasioni di vedere gli argomenti dei suoi video come un’occasione per fare qualcosa di creativo, a prescindere dal contenuto.
Oltre che per il suo tipo di umorismo e il montaggio dei suoi video, Luis Sal si è fatto notare perché non ha mai rispettato quello che da molti è ritenuto una sorta di “canone” dei video caricati su YouTube: si pensa che per avere successo un video debba avere determinate “regole”, ma i suoi video non le rispettano quasi mai. Anche la frase “Ciao, mi chiamo Luis” – con cui iniziano molti suoi video – è una sorta di parodia del saluto sempre uguale che molti noti youtuber fanno sul loro canale all’inizio di ogni video. Mentre il suo canale guadagnava seguaci, Luis Sal è diventato amico di Fabio Rovazzi e Fedez (Luis compare di tanto in tanto nelle sue Storie e nelle foto di Instagram, ed è stato in vacanza con lui e Chiara Ferragni). Luis Sal ha raccontato che sia Rovazzi che Fedez lo hanno contattato su Instagram, dopo averne visto e apprezzato i video.