Due produttori discografici, due giornalisti, uno scrittore, un critico d’arte, una youtuber, tutti con un libro fresco di stampa da fare conoscere al pubblico. Ed è solo l’inizio. Da domenica 7 ottobre torna “Forum Eventi”: la rassegna – organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena – propone i primi sei appuntamenti gratuiti al BPER Forum Monzani di Modena (via Aristotele 33). A questi seguiranno altri incontri che accompagneranno il pubblico fino a dicembre.
Si comincia domenica 7 ottobre alle 17.30: Mara Maionchi, la discografica più famosa d’Italia, scopritrice di talenti, inventrice di star internazionali, divenuta lei stessa una stella della tv amatissima dai ragazzi, e Rudy Zerbi, conduttore televisivo, speaker radiofonico e produttore discografico, presentano il loro libro, scritto a quattro mani, “Se non sbagli non sai che ti perdi” (Longanesi), dedicato ai ragazzi che cercano la propria strada e a tutte le persone che non vogliono smettere di sognare. Maionchi e Zerbi, amici da sempre, condividono una grande passione per la musica, una lunga storia professionale trascorsa nelle fucine del talento, e ogni loro incontro rischia di trasformarsi in una jam session indimenticabile.
Domenica 14 ottobre alle 17.30 è la volta di Paolo Bricco, firma de “Il Sole 24 Ore”, che ricostruisce con intelligenza e con una ricca documentazione l’appassionante storia di un manager ineguagliabile per coraggio e innovazione che l’Italia non ha mai del tutto capito ma che resterà nella memoria collettiva per sempre. Il suo libro “Marchionne lo straniero” (Rizzoli) è il frutto di un meticoloso lavoro di documentazione, di ricerca e di interpretazione dell’opera di Marchionne, il figlio del carabiniere abruzzese emigrato da bambino in Canada e l’uomo che ha preso in mano le sorti della Fiat quando, nel 2004, era tecnicamente fallita e l’ha condotta al vittorioso acquisto di un’altra nobile decaduta, la Chrysler, costruendo il settimo gruppo automobilistico del mondo. “Straniero” non per le sue origini, ma perché era un manager rivoluzionario, con una sensibilità umana che andava al di là dell’inevitabile determinazione con cui voleva a tutti i costi raggiungere la salvezza e il rilancio dell’azienda per la quale era capace di lavorare senza sosta 20 ore su 24. Con Bricco ci sarà anche il giornalista Pino Allievi, autorevole firma de “La Gazzetta dello Sport”, che negli anni ha raccontato come pochi la F1 con sapiente delicatezza e distaccata passione.
Si prosegue sabato 20 ottobre alle 17.30 con Lilli Gruber che presenta il suo ultimo lavoro, “Inganno” (Rizzoli): metà romanzo, metà saggio e indagine orizzontale e autobiografica sulle proprie radici. Al centro un sogno, un grande imbroglio, tre ragazzi: Peter, Max e Klara. E, lui: Umberto, l’uomo nero dei servizi segreti inviato da Roma a gestire l’indagine sulla rete di terroristi che nella prima metà degli anni Sessanta credevano di poter staccare il Sudtirolo dall’Italia e dalle mire austriache a forza di bombe e stragi. Una storia di idealisti che non capirono o capirono troppo tardi che il loro obiettivo — la secessione — non sarebbe mai passato attraverso l’imbuto di raffinati doppi giochi, consumati sulle loro teste e la loro pelle. Si tratta di un’opera intensa e corale, che illumina trame, tragedie e mortali illusioni di una frontiera cruciale della Guerra fredda.
Lo scrittore Alessandro Baricco e il suo libro “The game” (Einaudi) sono i protagonisti dell’incontro di domenica 28 ottobre alle 17.30. La nuova opera di Baricco è una lente che mette a fuoco i profondi cambiamenti impressi dall’era digitale in corso. Quella che stiamo vivendo non è solo una rivoluzione tecnologica fatta di nuovi oggetti, ma il risultato di un’insurrezione mentale. Chi l’ha innescata – dai pionieri di Internet all’inventore dell’iPhone – non aveva in mente un progetto preciso se non questo, affascinante e selvaggio: rendere impossibile la ripetizione di una tragedia come quella del Novecento. Niente piú confini, niente piú élite, niente piú caste sacerdotali, politiche, intellettuali. Uno dei concetti piú cari all’uomo analogico, la verità, diventa improvvisamente sfocato, mobile, instabile. I problemi sono tradotti in partite da vincere in un gioco per adulti-bambini. Perché questo è “The game”.
Godiamo del privilegio di vivere tra opere d’arte che tutto il mondo ci invidia. Per comprendere fino in fondo il valore e la qualità di questi tesori Flavio Caroli, critico d’arte e personaggio televisivo, ci invita a compiere un viaggio attraverso le città che hanno fatto la storia dell’arte. Domenica 4 novembre alle 17.30 presenta il suo ultimo libro “L’arte italiana in quindici weekend e mezzo” (Mondadori) e attraverso la proiezione di spettacolari immagini mostrerà luoghi e diversi modi di intendere la pittura: dalla Milano del Cenacolo leonardesco alla Roma barocca, dal fascino della luce veneziana fino al realismo napoletano, faremo viaggi indimenticabili. In questo saggio che diventa un romanzo, dialoga con un’amica di lunga data accompagnandola per quindici weekend e mezzo alla scoperta di grandi artisti, monumenti universalmente noti e gioielli nascosti (scelti dopo una oculatissima scrematura) nei luoghi nevralgici dell’arte italiana. In questo modo Caroli indica la via per comprendere appieno il patrimonio artistico italiano, nella convinzione che i capolavori sono il riassunto dei pensieri più profondi di un’epoca storica, e costituiscono «l’apertura visionaria verso il tempo che verrà».
Elisa Maino è una youtuber quindicenne, frequenta un liceo classico di Riva del Garda, in provincia di Trento, e si è fatta conoscere dai suoi coetanei attraverso l’app per cantare in playback Musical.ly, dove la seguono 3,2 milioni di persone; ha anche più di un milione di follower su Instagram e più di 462mila iscritti al suo canale di YouTube. Sabato 17 novembre alle 17.30 è al BPER Forum Monzani con il suo primo libro “#OPS” (Rizzoli), dove racconta la storia di un’adolescente milanese, Evy, che d’estate vorrebbe andare al mare a Riccione con le amiche, ma viene spedita in montagna dalla nonna dove non c’è connessione a internet, e per questo la ragazza è costretta a passare tutta l’estate senza social network e senza la possibilità di comunicare con i suoi amici di città. Qui, insieme all’amica Alice scoprirà i segreti della sua famiglia, compreso il perché la nonna è cieca. Ma soprattutto si innamorerà di Chris, un lupo solitario che con lei scoprirà il suo lato sentimentale. #Ops è anche l’acronimo di “Ora puoi scordarmi”, l’ultima frase che disse nonna Agnese ad Elisa prima di morire.