Oltre 1,6 milioni di euro per la riqualificazione e l’ammodernamento degli impianti sciistici dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo turistico dell’Appennino. Sono dieci i progetti presentati da Province e Comuni che riceveranno nel biennio 2018-2019 un contributo dalla Regione per la realizzazione di piani di investimento per migliorare i servizi rivolti agli appassionati degli sport della neve e, più in generale, qualificare l’offerta turistica delle stazioni invernali. Il via libera alla ripartizione dei fondi è arrivato con l’approvazione da parte della Giunta regionale delle graduatorie 2018 e 2019.
“Il rilancio in chiave turistica della montagna – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – è uno degli obiettivi prioritari del programma di legislatura della Giunta regionale. In quest’ottica stiamo lavorando per sostenere il potenziamento e la qualificazione degli impianti sciistici con incentivi ad hoc. Negli ultimi tre anni abbiamo destinato oltre 3,3 milioni di euro al finanziamento sia di interventi infrastrutturali nelle stazioni invernali pubbliche e private, sia per sostenere le spese di gestione delle strutture. Con questa delibera mettiamo a disposizione dei gestori pubblici un ulteriore pacchetto di risorse reso ancora più consistente grazie allo stanziamento aggiuntivo di 640.000 euro approvato con la recente manovra di assestamento del bilancio regionale 2018”.
Il dettaglio degli investimenti
Con la dotazione complessiva di 1,64 milioni di euro saranno finanziati o cofinanziati otto progetti di investimento, di cui sei da completare entro il 2018,mentre i due progetti residui saranno realizzati in parte nel 2018 e in parte nel 2019.
Nel dettaglio, tra i sei interventi previsti nel 2018 figura anzitutto il completamento della revisione della seggiovia di Ladgei-Lagosanto, progetto presentato dalla provincia di Parma, cofinanziato con 40.000 euro.
Sono invece quattro i progetti in cantiere in provincia di Modena. Il primo, che vede come capofila il Comune di Sestola, consiste nella risistemazione delle strade di accesso agli impianti sciistici, sostituzione di barriere di sicurezza e acquisto di segnaletica stradale nelle località Passo del Lupom, le Polle e Montecreto (150.000 euro).
Il secondo riguarda la sostituzione della fune portante-traente della seggiovia Stellaro-Rovinella a Monte Cervarola, nel Comune di Montecreto (100.000).
Il terzo prevede la sistemazione delle vie d’acceso agli impianti sciistici del Cimone-Cimoncino, a Fanano (50.000).
Sempre a Fanano, in località Cimoncino, sarà inoltre installato un nuovo tappeto di risalita (150.000).
L’ultimo intervento inserito nella graduatoria 2018 consiste nei lavori di adeguamento della sciovia “Fangacci” a Montefalco, progetto proposto dalla Provincia di Forlì-Cesena (50.000 euro).
Per finire due sono gli interventi la cui realizzazione è prevista tra 2018 e2019: nel primo caso si tratta del completamento della revisione della seggiovia di Prato Spilla, in provincia di Parma,per un contributo di 700.000 euro.
Via libera, inoltre, al secondo e terzo stralcio di finanziamento del nuovo impianto di risalita a Collagna-Cerreto Laghi; progetto quest’ultimo presentato dal Comune di Ventasso (Re), che per eseguire i lavori riceverà un contributo di 400.000 euro. Risorse che si aggiungono ai 200.000 euro già stanziati nel 2017 per la realizzazione del primo stralcio dei lavori, per un finanziamento complessivo di 600.000 euro.
Un lavoro di squadra
I contributi sono stati assegnati in base alla legge regionale n. 17/2002, per il finanziamento degli “Interventi per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico della Regione Emilia-Romagna”, che prevede l’attuazione di piani stralcio frutto della concertazione tra Regione e Province interessate, che operano insieme per il riparto dei fondi e la selezione dei progetti.
Per il sostegno e la promozione degli impianti sciistici dell’Appennino tosco-emiliano sono inoltre previsti ulteriori 13 milioni di euro, di cui 10 di provenienza statale e 3 di cofinanziamento regionale, grazie al protocollo di intesa siglato nel novembre scorso tra le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e la Presidenza del Consiglio dei ministri.