Nonostante fosse ai domiciliari per le condotte persecutorie che aveva riservato all’ex fidanzata, colpevole di aver posto fine alla loro breve relazione sentimentale, ha continuato a perseguitare la donna con messaggi e telefonate anche dal contenuto chiaramente minaccioso per indurla a ritirare la denuncia che l’ha visto finire in manette. Gravi ulteriori condotte persecutorie quelle puntualmente riscontrate dai carabinieri della Tenenza di Scandiano che hanno visto i militari segnalare le reiterate condotte delittuose del 35enne reggiano alla Procura. Segnalazione che hanno visto il sostituto presso la Procura reggiana, richiedere ed ottenere dal GIP del tribunale di Reggio Emilia un provvedimento restrittivo di aggravamento della misura cautelare, che l’altro ieri è stato eseguito dai carabinieri di Scandiano che hanno condotto il 35enne in carcere.
L’uomo è accusato di atti persecutori per aver molestato l’ex fidanzata, una 28enne scandianese, tanto da cagionarle un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando in lei timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari, costringendola a limitare le uscite e a cambiare utenza telefonica. Molestie e minacce gravi quelle che l’avevano visto finire ai domiciliari (l’invio anche di notte ossessivi messaggi offensivi e con gravi minacce di morte, non disdegnando di presentarsi anche presso l’abitazione della donna, in un caso anche armato di coltello, ed in piena notte minacciandola di morte e offendendola). Provvedimento cautelare che pare non sia bastato per contenere la condotta delittuosa dell’uomo in quanto, stando alle indagini dei carabinieri, supportate dalla denuncia della vittima, il 35enne ha continuato con telefonate e messaggi a perseguitare la donna. Reiterate condotte persecutorie ravvisate a carico dell’uomo alla base dell’odierno provvedimento restrittivo di aggravamento della misura cautelare, che l’hanno visto finire in carcere dove è stato condotto dai carabinieri di Scandiano che hanno dato esecuzione al provvedimento, ponendo definitivamente la parola fine alle condotte persecutorie nei confronti dell’ex ragazza.