Quando la collaborazione tra il Cai e gestori dei rifugi funziona i risultati si vedono. Recentemente la famiglia Bucci, che gestisce il Rifugio Bargetana in alta Val d’Ozola, in accordo con il Cai reggiano e il Parco Nazionale, ha tracciato e inaugurato il nuovo percorso del sentiero 629 che dalla Presa Alta sopra Ligonchio sale al rifugio del Cai Cesare Battisti e al rifugio Bargetana. A quest’ultimo si collega con la variante 629A, il noto “Sentiero Glenda”, dedicato a Glenda Bucci, morta in un incidente 8 anni fa. La famiglia Bucci si è impegnata anche per la manutenzione del sentiero.
Nei giorni scorsi il nuovo sentiero è stato inaugurato alla presenza di una sessantina di amici del Rifugio Bargetana e di escursionisti.
Il nuovo 629 parte dal secondo tornante della strada forestale proveniente dalla Presa Alta e, costeggiando il torrente Ozola tra bellissime ed estese faggete ad alto fusto, sbuca nei pressi del ponte del Forcone sull’Ozola. L’idea del nuovo tracciato venne qualche anno fa a Maurizio Nuccini, attivo volontario del Soccorso Alpino, della Protezione Civile e della Croce Verde. Ora la sua idea è arrivata a compimento. La famiglia Bucci si è impegnata anche per la manutenzione del sentiero.
«Non possiamo che ringraziare la famiglia Bucci: questo nuovo sentiero, di grande interesse naturalistico ed escursionistico – spiega il vicepresidente del Cai Elio Pelli – è dedicato proprio a Maurizio, e sostituisce il tracciato sulla polverosa forestale, dove ora passano moltissimi cicloescursionisti e purtroppo anche molte auto, che ormai hanno “invaso” il nostro Appennino. Speriamo che il nuovo 629 rimanga per soli pedoni. E’ sicuramente un percorso utilissimo per tutti gli escursionisti che vogliono ammirare le estese faggete dell’alta Val d’Ozola, tra i luoghi più spettacolari del Parco Nazionale, e raggiungere i due rifugi Bargetana e Battisti, da dove si possono ammirare la dorsale del Cusna e il crinale tosco-emiliano».