Lucia Sarzi è nata nel 1920, è stata attrice e partigiana. Una donna inusuale per il suo tempo, cresciuta in una famiglia di artisti girovaghi e burattinai che, dalla fine dell’Ottocento percorreva le campagne tra Mantova, Reggio e Parma con il suo repertorio di drammi popolari. Ribelle e antifascista per indole, Lucia incontrò Aldo Cervi nei primi anni Quaranta e, insieme a lui e ai suoi fratelli, si diede all’attività cospirativa che, grazie alla copertura fornita dal teatro, proseguì anche dopo il tragico epilogo della vicenda dei Cervi nel dicembre 1943.
Di Lucia, del magico mondo delle compagnie girovaghe, del suo essere una donna emancipata rispetto alla condizione femminile del suo tempo ma anche vittima dei pregiudizi che accompagnavano la sua collocazione sociale, del ruolo delle donne nella lotta partigiana… di tutto questo si parlerà a Vetto, martedì 7 agosto (ore 21), con Laura Artioli, autrice de Ma il mito sono io. Storia delle storie di Lucia Sarzi: il teatro, la Resistenza, la famiglia Cervi.
Un libro che esplora i documenti, i luoghi, le testimonianze, le voci, gli strati della leggenda, che hanno fatto di Lucia Sarzi una figura insieme mitizzata e negletta. La serata si inserisce all’interno di Incontri ai giardini, una rassegna del Comune di Vetto in collaborazione con la locale Pro loco.
Dialogherà con l’autrice Margherita Becchetti del Centro studi movimenti di Parma. Letture di Paola Savi.