Burattini e presentazione di un libro. Doppio appuntamento, pomeriggio e sera, alle 18.30 e alle 21 ai Giardini Ducali di Modena, con la rassegna Giardini d’Estate a cura di Studio’s, nell’ambito dell’Estate modenese, organizzata dal Comune con sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena ed Hera.
Prima l’iniziativa per bimbi da tre anni in su e famiglie, ma anche adulti capaci di scoprirsi bambini, con le teste di legno dei “Burattini della commedia” di Moreno Pigoni in “L’acqua miracolosa”. Poi, in serata, Chiara Francini presenta il suo libro “Mia madre non lo deve sapere” (Rizzoli, 2018). Chiara, nata a Firenze e cresciuta a Campi Bisenzio, è un’attrice di teatro, cinema e tv. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo “Non parlare con la bocca piena”, divenuto un best seller. La protagonista è la stessa anche nel nuovo libro, e si chiama Chiara, come lei.
“L’acqua miracolosa”, commedia tratta da un antico canovaccio, va in scena nel teatrino dei burattini tra gli alberi, e dura poco meno di un’ora. La trama: Sandrone e Fagiolino son scambiati per eminenti guaritori dal capitano Cuerno de Cornazzon inviato da Zulim, re di Persia, a cercare chi possa guarire il principe Zemiro vittima di un incantesimo della strega Morgana. Due finti medici alla corte di Persia! I due eroi ne combinano ovviamente di tutti i colori, mentre la guarigione può avvenire solo attraverso un’acqua miracolosa tenuta in un misterioso pentolino appartenuto a Morgana. C’è anche lo zampino del diavolo, e il mistero si infittisce.
Animano i burattini a guanto della tradizione Gigio Brunello e Natale Panaro. Le scenografie sono di Christian del Grosso (www.iburattinedellacommedia.it).
Alle 21 è il momento di Chiara Francini e del suo libro. Dopo il successo di “Non parlare con la bocca piena” che ha rivelato il suo talento narrativo – è scritto nella scheda di presentazione – Chiara Francini prosegue in questo romanzo la storia di Chiara e degli altri personaggi in una trama sorprendente che va ad arricchirsi di temi e protagonisti nuovi. I lettori vi troveranno non solo le ruvidità e la dolcezza di un rapporto madre-figlia che nasce, ma un’improbabile combriccola femminile che si riscatta con l’azzardo, colpi di scena e tutto un caleidoscopio di emozioni raccontate con sensibilità e ironia. E una conclusione che fa bene: “Condividere è come il lievito. Fa la felicità profumata e croccante”.