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Treni sicuri in Emilia-Romagna: la rete regionale promossa dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie

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Treni sicuri in Emilia-Romagna: la rete ferroviaria dell’Emilia-Romagna gestita da Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) – 10 tratte per 364 chilometri – è stata promossa dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Asfn.
Il riconoscimento è arrivato dall’ente che si occupa di indirizzo e controllo sulla sicurezza ferroviaria in Italia dopo un anno e mezzo di verifiche puntuali sul sistema di gestione della sicurezza delle infrastrutture, sia nella progettazione che nella manutenzione e funzionamento.

L’autorizzazione, rilasciata per la prima volta, è prevista da un decreto ministeriale dell’agosto 2016 ed è necessaria per poter gestire e far funzionare le infrastrutture con maggiore efficienza e standard europei di qualità sia per i passeggeri che per le merci. L’autorizzazione di sicurezza, in particolare, permette di non ridurre la velocità di marcia dei treni a 50Km/h (come previsto per le linee che non lo possiedono) e mantenere immutata la frequenza dei treni.

“E’ un risultato che ci riempie di soddisfazione- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale a Mobilità e trasporti, Raffaele Donini-. L’autorizzazione di Asfn certifica l’alto livello delle ferrovie dell’Emilia-Romagna raggiunto anche grazie alla ‘Cura del ferro’. Abbiamo messo in campo un piano di investimenti da 1 miliardo di euro in 10 anni per l’efficientamento tecnologico e la sicurezza dei treni e abbiamo adottato un sistema di sicurezza ferroviaria, grazie al lavoro dei tecnici di Fer, che permette di aprire ufficialmente la rete ferroviaria regionale al mercato pubblico creando una infrastruttura davvero integrata”.

“L’autorizzazione di sicurezza ottenuta nell’arco di 21 mesi dopo l’emissione del decreto che l’ha introdotta- aggiunge il direttore generale di Fer, Stefano Masola- è un importante traguardo che segna solo un passaggio del percorso iniziato per innalzare gli standard di sicurezza delle linee regionali dell’Emilia-Romagna”.

 

Le dieci tratte promosse

Il documento riguarda, in particolare, tutte le linee regionali gestite da Fer:

Bologna – Portomaggiore, Portomaggiore – Dogato, Reggio Emilia – Ciano D’Enza, Reggio Emilia – Guastalla, Reggio Emilia – Sassuolo, Modena – Sassuolo, Casalecchio – Vignola, Parma – Suzzara, Suzzara – Ferrara, Ferrara – Codigoro

Oltre a Fer, per l’Emilia-Romagna hanno ottenuto l’autorizzazione le reti ferroviarie nazionali gestite da Rfi, Ferrovie Nord per la Lombardia e Ferrotramviaria per le tratte regionali pugliesi.

 

Fer e gli interventi sulle linee regionali

Fer è il gestore unico della rete regionale dell’Emilia-Romagna. Conta circa 364 chilometri di linea ferroviaria regionale, di cui 138 elettrificate, 120 fermate e stazioni ferroviarie con 9 punti di interconnessione con la rete nazionale di Rfi e 8 punti di carico e scarico delle merci tra terminali e raccordi.

Con una serie di interventi tecnici già iniziati e previsti fino al 2021, sta effettuando un piano di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria regionale, che prevede l’elettrificazione delle tratte, l’adeguamento delle stazioni, il rinnovamento dei sistemi di informazione al pubblico, l’istallazione di segnaletica e nuove pensiline, di impianti di videosorveglianza e monitor.

In tema di sicurezza, Fer ha inoltre avviato l’installazione su tutta la rete regionale dei dispositivi per il controllo automatico della marcia dei treni (Scmt): circa 70 chilometri di tratte ferroviarie sono già attrezzate con Scmt, ad agosto 2018 lo sarà la linea Casalecchio Vignola, entro fine anno le linee Reggio Emilia-Ciano d’Enza e la Parma-Suzzara, per poi proseguire con le altre tratte.

Procedono anche i lavori per la soppressione dei passaggi a livello: negli ultimi 18 mesi ne sono stati tolti 22. Attualmente sono attivi 242 passaggi a livello pubblici e 70 privati, rispetto ai 334 del 2016.