+25% di accreditati (3.900, rispetto ai 3.100 del 2017), 64mila spettatori solo nei primi giorni del festival. Il Cinema Ritrovato (promosso dalla Cineteca di Bologna fino al 1° luglio)
si appresta al giro di boa registrando un successo che va ben al di là delle proiezioni in Piazza Maggiore (e Piazzetta Pasolini), e coinvolge tutte le sale di proiezione (Lumière, Arlecchino, Jolly, e la Sala Cervi dedicata ai bambini), assiepate di pubblico dalla mattina alla sera: uno spettacolo nello spettacolo, quello – in controtendenza con la crisi delle sale – di spettatori che vivono assieme e condividono l’esperienza collettiva della visione cinematografica.
Un’inversione di tendenza che viene da un festival, Il Cinema Ritrovato, che non offre “semplicemente” proiezioni di film, ma costruisce per tutto l’anno un dialogo con i proprio spettatori, in un dialogo cinefilo che al festival trova naturalmente il suo compimento: con proiezioni di qualità eccezionale, con la scoperta di rarità sconosciute anche ai più grandi
esperti, con angoli di riflessione che si aprono dentro e fuori la sala cinematografica, riaccendendo dibattiti sul cinema e sulla cultura, oggi sempre più rari.
Un festival che fa del passato un momento presente, raccogliendo nella creativa varietà dei suoi programmi le origini delle immagini in movimento, fino ai nuovi documentari capaci di valorizzare le straordinarie immagini che in oltre un secolo di cinema gli archivi hanno saputo conservare e valorizzare.