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All’Istituto Serpieri di Sasso Marconi il Diploma d’Argento del Ministero dell’Agricoltura per la produzione di olio a scuola

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Il riconoscimento è stato consegnato a insegnanti e ragazzi durante una cerimonia a Roma presso il Ministero dell’Agricoltura il 20 aprile scorso, quando l’extra-vergine di Sasso Marconi è stato selezionato e premiato con il “Diploma d’Argento” come secondo miglior olio evo italiano tra quelli prodotti dalle scuole di agraria.

Si tratta di un blend ricavato dai frutti di una ventina di ulivi di qualità Moraiolo, Leccino e Ascolano, oltre ad alcune varietà autoctone del bolognese (coltivate in due campi sperimentali), piantumati una decina di anni fa nel terreno della scuola e curati dagli studenti dell’Istituto Ferrarini nell’ambito delle attività didattiche.

Da un paio d’anni gli alberi danno frutti sufficienti per una piccola produzione (una trentina di litri), gli studenti si occupano della cura del terreno, delle piante e della raccolta, mentre per la spremitura ci si avvale del frantoio del CNR di Bologna.

L’area di Sasso Marconi era storicamente vocata alla coltivazione dell’ulivo, interrotta intorno al ‘700 per inverni troppo rigidi e grandi necessità di foraggio, che fecero propendere gli agricoltori locali verso altre colture. Nei primi anni 2000 incentivi alla reintroduzione dell’ulivo hanno reso possibile tornare a produrre olio di qualità anche sulle colline marconiane e l’IPAA Ferrarini di Sasso Marconi ha preso la nuova sfida molto seriamente.

L’occasione è dunque interessante per festeggiare insieme alla scuola questo importante riconoscimento, per assaggiare il frutto del lavoro di ragazzi e insegnanti e per approfondire il valore della biodiversità e della produzione tipica in un contesto di economia locale e di marketing territoriale.

Appuntamento dunque con l’assaggio guidato dell’olio di Sasso Marconi venerdì 18 maggio alle ore 18, presso la sala municipale Renato Giorgi, insieme ai docenti del Ferrarini, agli amministratori locali, agli esperti dell’Alma Mater e del CNR di Bologna, e ai ragazzi protagonisti di questa bella avventura.