Musica e parole per raccontare la storia del Jazz a Reggio Emilia. Sabato 12 maggio, alle ore 17, andrà in scena il terzo appuntamento della rassegna “L’Orecchio del Sabato” nella biblioteca “A. Gentilucci” dell’Istituto Musicale Peri-Merulo con la presentazione-concerto del libro “Reggio Emilia Jazz, 1925-1991. Dalla provincia al mondo”, di e con l’autore Giordano Gasparini, architetto e direttore della biblioteca “Panizzi”. Ad accompagnare l’autore con la loro musica dal vivo, per rivivere gli anni rampanti del jazz in città, ci sarà il Jeangot Project Duo, formato da Simone Copellini, tromba e flicorno con alle spalle numerose le collaborazioni con grandi artisti tra cui Jerry Bergonzi, Christian Meyer, Tullio De Piscopo, Flavio Boltro, Gegé Munari e Carlo Lucarelli, e Michele Bianchi, chitarra e componente della band di Mario Biondi, con il quale ha potuto accompagnare Renato Zero, Claudio e Giovanni Baglioni e Marco Mengoni.
“Il libro ci racconta del jazz, un genere musicale che ha caratterizzato e impresso da sempre la vita sociale della città di Reggio”, spiega l’autore Giordano Gasparini – .Dalle prime orchestre della metà degli anni ’20, all’esplosione dello swing nell’immediato dopoguerra, dall’arrivo dei nuovi musicisti hot americani, alla presenza dei discussi musicisti legati al free jazz, dalla nascita di “Reggio Emilia Jazz” nel 1979 fino alle diffuse iniziative dei nostri giorni. Sono tanti i musicisti professionisti e non, che hanno animato le notti reggiane degli anni ’50 e ’60. Tanti gli ospiti della nostra città che hanno emozionato e a volte scatenato veementi discussioni”. Il racconto sul jazz è una storia sociale, del costume, delle aspirazioni e dei cambiamenti di un città, che dalla provincia segue con passione e curiosità l’evolversi del jazz, coinvolta dalla sua energia creativa e dalla tensione verso la ricerca e la modernità.
Ingresso libero fino a esaurimento di posti disponibili.