Nel pomeriggio di oggi, 4 maggio, si è svolto un importante sopralluogo nell’area della ex discarica di Poiatica, che può rappresentare la base per una svolta sul futuro di questa zona. “Un futuro di riqualificazione e recupero naturalistico che non comprenda soltanto la ex discarica, ma anche le cave e le frane presenti nel bacino del Dorgola”. A spiegare il senso dell’iniziativa di oggi è il vice presidente dell’Unione Comuni dell’Appennino e Sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi. Al sopralluogo hanno partecipato lo stesso Borghi, il Presidente dell’Unione Enrico Bini, Sindaci e rappresentanti di tutti i Comuni dell’Appennino, la Presidente di Atersir Tania Tellini, la Presidente di Legambiente Appennino Nuccia Mola, due esponenti del comitato Fermare la discarica, Antonio Manini e Lorena Lugari, e in rappresentanza di Iren Roberto Paterlini e Isacco Giuberti. Inoltre erano presenti due consulenti dello studio di progettazione urbanistica e ambientale Land di Milano.
“L’area della ex discarica è, come noto, un punto complesso, con problematiche articolate, che necessita un intervento di definitiva chiusura e messa in sicurezza – spiega Tiziano Borghi – ma oggi tutti i Sindaci hanno concordato che la soluzione ideale è un recupero complessivo di tutta l’area del bacino del Dorgola, comprese le cave dismesse e le frane messe in movimento negli anni dalle cave. Oggi l’area della ex discarica e i dintorni sono anche esclusi, come una sorta di piccola enclave, dall’area Mab Unesco: dopo questo intervento tale situazione potrà essere superata”. Sulle modalità dell’intervento Borghi prosegue: “Ovviamente siamo fermi nella scelta di utilizzare per queste opere soltanto materiali naturali, e puntiamo a un netto miglioramento ambientale rispetto alla situazione attuale, un miglioramento che si rifletterà sull’area Mab, e su un territorio di pregio anche per la produzione del Parmigiano Reggiano, visto che la vicina latteria di Valestra ha vinto premi di livello internazionale per il proprio formaggio. Abbiamo in definitiva gettato le basi per una nuova prospettiva, più ampia, di riqualificazione di questa zona, non solo della discarica. Chiederemo anche un incontro a breve con la Regione per il reperimento dei finanziamenti, tenendo presente che ci sono anche fondi accantonati dagli operatori delle cave dismesse e quelli per la fine vita della discarica accantonati da Iren. Siamo convinti che si tratti di una soluzione importante e fortemente positiva, che chiude definitivamente il concetto di Poiatica come destinazione per qualsiasi tipo di rifiuto”.