Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 30 marzo a giovedì 5 aprile.
Si informa che domenica 8 aprile, a seguito dell’ordinanza 55902/2018 del Comune di Bologna relativa alle operazioni di bonifica di un ordigno bellico tra le vie Zanardi e Bovi Campeggi, il MAMbo e il Museo Morandi dovranno rimanere chiusi fino a orario da definirsi.
IN EVIDENZA
Domenica 1 aprile (Pasqua) e lunedì 2 aprile (Lunedì dell’Angelo) i musei saranno regolarmente aperti, con orario festivo.
Domenica 1 aprile inoltre, come ogni prima domenica del mese, ingresso gratuito alle collezioni permanenti di tutte le sedi.
PER I BAMBINI
venerdì 30 marzo
ore 8.30-12.30 e 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le feste”
Ancora per qualche mese il MAMbo ospita la straordinaria mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”.
“Sto al MAMbo per le feste” è un’opportunità straordinaria per far trascorrere ai bambini dai 5 ai 11 anni le giornate di festa in modo divertente e stimolante tra i celebri dipinti dei grandi maestri russi. Quest’anno inoltre le festività pasquali coincidono con le tante iniziative previste in occasione di Bologna Children’s Book Fair 2018. BOOM! Crescere nei Libri; il programma delle giornate pertanto si arricchisce di alcune incursioni nel mondo dei libri d’arte per ragazzi.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it. Minimo 7 partecipanti.
Programma della giornata:
– mattino: “S-composizioni caleidoscopiche”
Il pittore russo Pavel Filonov dipingeva il mondo come se lo osservasse attraverso un caleidoscopio: una realtà scomposta in minuscoli frammenti colorati e cangianti era per l’artista il modo migliore di mostrare il cambiamento della sua epoca. Divertiamoci a costruire uno speciale caleidoscopio d’artista per guardare la realtà nelle sue molteplici sfaccettature. È previsto l’ingresso in mostra.
– pomeriggio: “Vasilij Kandinsky: cavalli blu e cavalieri azzurri”
Nel 1911 a Monaco di Baviera fu fondato il Cavaliere Azzurro, un movimento artistico che deve il suo nome alla passione di Franz Marc per i cavalli e a quella di Vasilij Kandinsky per il colore blu. Le opere di questo gruppo di artisti esplorano il rapporto tra arte, musica e poesia attraverso una pittura spontanea, l’uso emotivo del colore e la totale liberazione delle forme. In laboratorio realizzeremo “pagine-scenario” ispirate alle composizioni astratte di Kandinsky in cui ambientare le avventure di un instancabile cavaliere azzurro e del suo fidatissimo cavallo blu.
Ingresso: € 15,00 per ogni mattina o pomeriggio + biglietto d’ingresso – € 5,00 ridotto, gratuito bambini fino 6 anni non compiuti – alla mostra, quando previsto
Info: www.mambo-bologna.org
sabato 31 marzo
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Robot”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Un affascinante incontro per muovere i primi passi nel mondo della robotica e scoprire, divertendosi, cosa siano in grado di fare i robot e quali siano i loro principali ambiti di utilizzo.
Partendo dai primi automi del periodo rinascimentale utilizzati per stupire durante gli spettacoli e passando poi a illustrare gli scrivani meccanici del Settecento, si arriverà a mostrare come droidi e androidi non siano solo personaggi del nostro immaginario ma macchine sofisticate usate oggi per aiutare gli umani in situazioni di pericolo o nella gestione del quotidiano come l’assistenza agli anziani o ai malati tra le corsie di un ospedale.
Con semplici esperimenti sarà possibile poi provare quanto sia articolata la programmazione di un automa e lo sviluppo di un programma di istruzioni e di come si sia evoluta la tecnica di spostamento e di deambulazione di queste macchine.
L’animazione prevede l’utilizzo di semplici modelli di robot e l’analisi di spezzoni di film di fantascienza e brevi cartoni animati.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 30 marzo).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
domenica 1 aprile
ore 15-19: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky
“I rivoluzionari della domenica”
Laboratorio aperto per bambini (dai 4 anni) e famiglie.
In occasione dell’esposizione, gli spazi del Dipartimento educativo MAMbo sono connotati da un allestimento speciale con quattro zone tematiche che corrispondono ad altrettante proposte laboratoriali.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min. 8 persone).
Ingresso:
mostra e laboratorio adulti+bambini: adulti € 8,00 per il laboratorio + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale); bambini: € 8,00 per il laboratorio + € 5,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale)
laboratorio bambini: € 8,00 solo laboratorio
Info: www.mambo-bologna.org
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Sorpresa!”
Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni. Apertura straordinaria del museo dalle 10 alle 18.30.
Il laboratorio è dedicato alle “sorprese della scienza”, cioè quelle scoperte che sono avvenute in modo quasi del tutto casuale o addirittura frutto di errori!
Da Archimede, che mentre faceva il bagno, sentendo una spinta dell’acqua verso l’alto intuì la legge dei corpi galleggianti e tale fu la sua eccitazione che, balzando fuori dalla vasca, si mise a correre nudo per le strade di Siracusa urlando in greco “eureka!”, agli esperimenti di Galvani con le rane, dalla scoperta del legame fra elettricità e magnetismo di Oersted fino alla più recente invenzione dei post-it, i famosi blocchetti adesivi gialli scoperti casualmente mentre si cercava la colla perfetta, i giovani scienziati potranno sperimentare direttamente alcuni momenti della scienza che hanno rappresentato una inaspettata quanto sorprendente scoperta.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 30 marzo).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
martedì 3 aprile
ore 8.30-12.30 e 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le feste”
Ancora per qualche mese il MAMbo ospita la straordinaria mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”.
“Sto al MAMbo per le feste” è un’opportunità straordinaria per far trascorrere ai bambini dai 5 ai 11 anni le giornate di festa in modo divertente e stimolante tra i celebri dipinti dei grandi maestri russi. Quest’anno inoltre le festività pasquali coincidono con le tante iniziative previste in occasione di Bologna Children’s Book Fair 2018. BOOM! Crescere nei Libri; il programma delle giornate pertanto si arricchisce di alcune incursioni nel mondo dei libri d’arte per ragazzi.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it. Minimo 7 partecipanti.
Programma della giornata:
– mattino: “Chi nasce tondo non può esser quadrato… o forse si?”
Se il Quadrato nero su fondo bianco fosse un trampolino altissimo, tuffandoci al suo interno, cosa ci troveremmo? Un laboratorio per esplorare le opere suprematiste di Kazimir Malevich che a inizio Novecento hanno fatto tremare le gambe (e le fanno tremare ancora) al mondo dell’arte. E se invece ci tuffassimo nel cerchio, cosa cambierebbe? Le forme assolute dei dipinti di Malevich diventano la cornice attraverso cui vedere e misurare il mondo, come succede al micio protagonista del libro Un quadrato di Somin Ahn. Attenzione però: sarà impossibile restare nei contorni!
– pomeriggio: “Finestre sulla rivoluzione”
Se il quadro è una finestra aperta sul mondo, le pitture su vetro di Sofia Dymschyz-Tolstaya sono delle finestre aperte sulla rivoluzione: minuziose composizioni di colore, oggetti e parole che riportano gli slogan di quegli anni. In laboratorio penseremo ad una nostra personale rivoluzione e la renderemo visibile dipingendo un poetico manifesto su plexiglass. È previsto l’ingresso in mostra.
Ingresso: € 15,00 per ogni mattina o pomeriggio + biglietto d’ingresso – € 5,00 ridotto, gratuito bambini fino 6 anni non compiuti – alla mostra, quando previsto
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 30 marzo
ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”
Visita guidata alla mostra con Silvia Battistini, co-curatrice.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
sabato 31 marzo
ore 10.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Dal Buon Pastore al Crocefisso: l’immagine di Gesù nei monumenti della Certosa”
Il Buon Pastore ripreso dai monumenti di Ravenna; il Crocefisso Bisteghi – il cui volto è modellato su quello di un uomo vero – fino alla moderna “Pietà” eseguita da Luciano Minguzzi.
Un percorso pasquale tra arte e simboli alla riscoperta dei mille volti di Cristo.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
Info: www.mambo-bologna.org
domenica 1 aprile
ore 15: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata alla collezione permanente MAMbo”
Una visita guidata alla collezione permanente per avvicinarsi alla storia dell’arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l’attività dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
ore 16: “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Vivere per sempre: dei, riti, simboli funerari nell’antico Egitto”
Visita guidata a cura degli archeologi di Aster.
Dal mito di Osiride al significato degli oggetti, dei colori, dei materiali e dei testi utilizzati nella tomba per rinascere e vivere nell’Aldilà.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto, comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia”). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
lunedì 2 aprile
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“In viaggio con Erodoto al Museo Archeologico”
Visita guidata a cura degli archeologi di Aster.
Secondo Ryszard Kapuściński, Erodoto fu il primo reporter della storia: viaggiò, raccolse dati ed esperienze di prima mano, li mise a confronto e li espose. Ma come ci si spostava nell’antichità? Con quali mezzi? E come veniva affrontato il viaggio?
Nella giornata tradizionalmente dedicata alla gita fuori porta, al Museo Archeologico troverete mezzi di trasporto, indicazioni stradali, stazioni di servizio e tutto l’equipaggiamento indispensabile per il viaggio, terreno o ultraterreno.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto, comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia”). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16 e ore 17.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 5 aprile
ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito della rassegna Quarto d’ora accademico
“Lo stipo-medagliere da viaggio di Papa Benedetto XIV”
Con Paola Giovetti.
In occasione della mostra “Ritratti di famiglia”, il museo offre un appuntamento fisso, tutti i giovedì non festivi fino al 31 maggio, alle ore 17.
Un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il museo.
Ingresso: € 6,00 (comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia” e al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Un dolce stil nuovo al profumo di glicine. La decorazione floreale nel periodo Liberty”
La decorazione floreale nell’arte ricorre in tutta la storia dell’umanità, ma mai con tanta intensità come nel periodo Liberty, che non casualmente viene chiamato anche Floreale.
Un profumato e coloratissimo percorso d’arte insieme a Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento, in attesa della quinta edizione di “Diverdeinverde” (18-20 maggio 2018).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
MOSTRE
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, fino al 15 luglio 2018
Con la mostra “Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, il museo presenta un percorso di visita ridefinito in concomitanza con gli interventi di ripristino di una parte della copertura di Palazzo d’Accursio.
Organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica con la curatela di Silvia Battistini e Massimo Medica, l’esposizione consente di ammirare oltre 150 opere ordinate secondo numerosi accostamenti inediti, anche grazie alla presentazione di alcuni lavori solitamente conservati in deposito – è il caso dei pastelli e dei dipinti di Angelo Crescimbeni, Sebastiano Gamma e Coriolano Vighi – e di prestiti provenienti da altri musei civici come il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale e il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
La mostra si sofferma sulla ripresa ricorsiva di modelli delle epoche precedenti da parte degli artisti che operarono durante il XVIII e il XIX secolo, mettendo a confronto stili e iconografie di importanti autori non solo bolognesi. La sintesi che ne nacque gettò le fondamenta del gusto contemporaneo, creando i presupposti teorici ed estetici anche per le avanguardie del primo Novecento
A fronte della chiusura di sette sale in questa fase di cantierizzazione – la Galleria Vidoniana, le sale 8, 9 e 10 della Pinacoteca, la sala 11 nell’ala Rusconi, le sale 19 e 20 dedicate a Pelagio Palagi – il percorso espositivo della mostra si snoda attraverso la magnifica sala 17 (nota come Sala Urbana), le sale 14-16 (ala Rusconi),18 e 23-25.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Ritratti di famiglia. Personaggi, oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l’Italia e l’Europa”, fino al 19 agosto 2018
È un racconto corale quello composto da “Ritratti di famiglia”: non una contemplazione del passato alla ricerca delle proprie radici ma piuttosto un’espressione viva e attuale dell’identità del museo e della natura complessa del patrimonio storico conservato.
Lungo un’ideale linea cronologica che va dal 1522, anno di nascita del naturalista e filosofo Ulisse Aldrovandi, uno dei massimi rappresentanti del collezionismo di indirizzo naturalistico enciclopedico, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, direttore del museo che compì fondamentali ricerche sulla civiltà etrusca, sono disposti oltre 350 oggetti di differente tipologia, selezionati per il grande valore storico e il legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio dei nuclei collezionistici del museo, uno dei più prestigiosi in ambito europeo.
Diciotto sono i personaggi convocati in questa ideale galleria del tempo, dei veri e propri “ritratti di famiglia”, a cui si affiancano le vicende degli oggetti archeologici, della costituzione e ordinamento delle raccolte del museo, della storia di Bologna e dei suoi istituti culturali. Conducendo il visitatore lungo il percorso di sviluppo del modo di guardare all’antico, dal Seicento fino alla nascita della scienza archeologica e delle moderne strutture di valorizzazione e di tutela nel Novecento, si scopre che una narrazione apparentemente settoriale permette inaspettate aperture verso le vicende storico-politiche, culturali, sociali. Un racconto a più voci che proietta la città in un panorama italiano ed europeo già a partire dal XVI secolo.
Diciotto sono anche le sezioni della mostra: una per ciascuno dei personaggi rievocati, le cui fattezze sono tratteggiate dalla matita e dall’ingegno di Elena Maria Canè, restauratrice del museo, in ritratti riprodotti su grandi pannelli scenografici che scandiscono il percorso espositivo.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia”, fino al 17 giugno 2018
La mostra indaga le trasformazioni causate dall’affermazione dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi in questo territorio e nelle sue città, attraverso un viaggio nel tempo di quasi un millennio che racconta la delicata fase di passaggio dalla Tarda Antichità (IV-V secolo) al pieno Medioevo (inizi del Trecento). Una transizione che si riverbera in ogni aspetto della vita politica, economica, sociale e culturale, rappresentando un momento decisivo nella costruzione di nuovi assetti di potere e nuove identità.
Curata da Sauro Gelichi e Luigi Malnati, la mostra è promossa da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica nell’ambito del programma culturale 2200 anni lungo la Via Emilia che celebra la fondazione delle colonie romane di Reggio Emilia, Parma e Modena.
Una selezione di oltre 300 reperti, recuperati dalle intense ricerche archeologiche condotte in regione negli ultimi 40 anni, racconta con nuove chiavi di lettura questo lungo e complesso percorso storico: dal missorium d’argento cesenate (piatto di uso simbolico-celebrativo) che testimonia la vita agiata di un possidente terriero nella tardantichità alle fibule di età gota rinvenute a Imola, dai reperti longobardi recuperati nella necropoli di Ponte del Rio di Spilamberto al servizio di vasellame in argento di età bizantina proveniente da Classe, dai bicchieri in legno rinvenuti a Parma al bacino in maiolica recuperato dalla facciata della chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna.
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni tematiche, parte da un’istantanea sulle città nell’alto Medioevo, profondamente ridimensionate rispetto alla vitalità dei secoli precedenti e contrapposte al dinamismo del nuovo emporio commerciale di Comacchio (Ferrara), per allargare lo sguardo alla riorganizzazione delle campagne, dove fioriscono castelli, villaggi, borghi franchi, pievi e monasteri, e terminare la narrazione con la ciclica rinascita delle città in età comunale.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“L’allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”, fino al 10 giugno
Il Museo Medievale ospita la splendida scultura “Allegoria del Sonno” scolpita da Alessandro Algardi, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
L’esposizione del capolavoro, visibile per la prima volta nella città che ha dato i natali all’artista, è frutto di un rapporto di scambio con il museo romano.
Tra il 1635 e il 1636 Alessandro Algardi, massimo rappresentante della corrente classicista nel periodo di piena fioritura della cultura figurativa barocca, scolpisce su commissione del principe Marcantonio Borghese questo prezioso marmo nero raffigurante un putto con leggere ali di farfalla placidamente addormentato. Le capsule e le foglie di papavero da oppio che ne incoronano i capelli ricciuti, al pari del piccolo ghiro acciambellato sulla roccia, sono soggetti allegorici che alludono simbolicamente al sonno.
Destinata alla Villa Pinciana della famiglia Borghese, l’opera fu collocata in un ambiente situato al primo piano, che da essa prese il nome di “Stanza del Sonno”. Fortemente ispirata alla scultura antica, la statua divenne in breve tempo celebre, anche grazie a un aneddoto narrato dal biografo di Algardi, Giovanni Battista Passeri. Secondo questa versione, lo scultore avrebbe realizzato l’Allegoria del Sonno per confondere i detrattori che sostenevano non fosse capace di scolpire il marmo, e avrebbe scelto di utilizzare una pietra famosa per la sua durezza, il marmo del Belgio, noto anche come “pietra di paragone”, per esprimere ancora di più il suo virtuosismo. In realtà, la scelta di questo pregiato materiale si deve probabilmente alla volontà del committente e appare legata al motivo iconografico rappresentato, che potrebbe essere interpretato come un’allegoria del sonno, o piuttosto della morte.
In occasione di questa mostra l’”Allegoria del Sonno” viene eccezionalmente allestita nella sala dei bronzi del Museo Medievale accanto alla scultura “San Michele Arcangelo che atterra il demonio”, realizzata nel 1647 dallo stesso Algardi per la biblioteca del monastero di San Michele in Bosco. L’accostamento ravvicinato delle due opere permette in questo modo al pubblico di ammirare l’abilità tecnica dimostrata dall’artista nella lavorazione di materiali profondamente diversi, come il marmo e il bronzo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Moto Bolognesi C.M. Trent’anni memorabili 1929-1959”, fino al 3 giugno 2018
L’esposizione è incentrata sul periodo d’oro per Bologna nel settore produttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest’ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo.
In quegli stessi anni si situa l’avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi.
La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-’50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Palazzo Magnani – via Zamboni 20
ART CITY Bologna. “Luca Pozzi. The Grandfather Platform”, fino al 30 marzo 2018
“The Grandfather Platform” è un progetto pensato appositamente dall’artista Luca Pozzi per la Sala dei Carracci di Palazzo Magnani come una vera e propria opera site specific, capace di fare dialogare l’antico con il contemporaneo, il mondo e la storia del Rinascimento con quello delle ultime scoperte scientifiche. La piattaforma infatti permette di ammirare per la prima volta a una distanza così ravvicinata gli alti affreschi dei Carracci, e allo stesso tempo di iniziare un viaggio dimensionale quantistico tra tempi diversi non linearmente interconnessi: dalle prospettive futuristiche della cosmologia e della fisica teorica del nuovo millennio al 753 a.C., anno della fondazione della città di Roma ed epicentro temporale non solo del nostro paese ma probabilmente dell’Europa intera.
Grazie alla trasformazione del sistema d’illuminazione della sala e all’ideazione della piattaforma stessa, Luca Pozzi costruisce un mondo di connessioni misteriose tra le comunità più distanti, le più visionarie discipline e le più differenti culture. Per lo spettatore è possibile raggiungere un diverso stato meditativo a 4 metri d’altezza tra il passato, la storia dell’arte e il presente, tra la verticalità della pittura e l’orizzontalità del piano stesso. Un’infrastruttura fisica ma al tempo stesso illusionistica che, facendo proprie le ardite tecniche dei Carracci, arriva a simulare la presenza di un gigantesco buco nero grazie ad un collage digitale riprodotto sulla moquette dove potere camminare anche scalzi. Il visitatore si troverà tra la Rosetta Mission dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il Fermi Telescope (Nasa e INFN) e il Laser Interferometer Space Antenna (LISA) il cui lancio è previsto solo nel 2034.
La piattaforma d’artista è completata anche da altri elementi installativi inediti che proseguono nelle sale adiacenti della Quadreria, in primis una serie di sculture in bronzo lucidate a specchio dal titolo “Dragon’s Eggs” e alcuni scatti fotografici tratti dalla serie “Wilson Tour” realizzati documentando il lancio di una pallina da tennis di fronte alle quattordici scene delle Storie dei primi fondatori Romolo e Remo dipinte da Annibale, Ludovico e Agostino Carracci.
Nella Quadreria, inoltre, sono esposte due sculture realizzate dall’artista, già presenti nella Collezione d’Arte UniCredit.
Questo speciale appuntamento è parte di una serie di iniziative realizzate nell’ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.
Info: www.fondazionedelmonte.it – www.artcity.bologna.it
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, fino al 13 maggio 2018
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.
La mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei, è realizzata grazie a una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo cui appartengono i due curatori, Evgenia Petrova, che ne è vicedirettore, e Joseph Kiblitsky.
L’esposizione intende mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come evidenzia Evgenia Petrova: «riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra».
Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
In parallelo dell’esposizione, in tutta la città si svolge “Intorno a Revolutija”, un ricco programma collaterale cui partecipe le principali istituzioni culturali cittadine. La grande mostra rappresenta infatti l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta come un grande laboratorio in grado di lavorare sul tema comune dei cento anni della Rivoluzione d’Ottobre e affrontarlo da molteplici punti di vista.
Un articolato progetto educativo a cura del Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con Senza Titolo e CMS.Cultura, è stato messo a punto per soddisfare il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei visitatori per tutta la durata dell’esposizione.
Info: www.mostrarevolutija.it – www.mambo-bologna.org
“POLIS / CINEMA. La comunità che viene”, fino al 29 aprile 2018 (proroga mostra presentata in occasione di ART CITY / Arte Fiera 2018)
Nel 2018 la seconda tappa del progetto POLIS / CINEMA (prodotto da Arte Fiera, a cura di Mark Nash) si intitola “La comunità che viene”: un prestito dall’omonimo libro di Giorgio Agamben, nel quale l’autore sviluppa il concetto di comunità e le implicazioni sociali del suo pensiero filosofico. L’esposizione prende forma a partire dalle risposte di artisti e film-maker contemporanei a queste problematiche. Si presentano opere che affrontano le nozioni d’impegno, solidarietà, fraternità (nel senso di una “fraternità socialista”) e di ribellione (secondo l’idea maoista “ribellarsi è giusto”). Tutti questi concetti interessano un’idea di comunità alternativa a quelle delle democrazie liberali occidentali.
Progetto a cura di Mark Nash.
Info: www.mambo-bologna.org
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale”, fino al 6 maggio 2018
Con il focus espositivo “Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale” il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant’anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei 146 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
I lavori di tale collezione, “involontaria” in quanto priva di un organico indirizzo distintivo, appartengono il più delle volte a una produzione di non facile classificazione, che può essere definita “minore”, apparendo talvolta perfino di statuto artistico incerto, come nel caso delle lettere e dei messaggi stupendamente decorati spediti per posta da Luciano Bartolini. Tuttavia, il loro addensarsi intorno alla personalità di Daolio le rende, nel loro insieme e nella corrispondenza di complicità affettive che sottendono, sintomatiche di un metodo di lavoro originale, costantemente rivolto verso l’insorgenza di fenomeni e di talenti nascenti, osservati e interpretati con disinteressata e selettiva partecipazione.
La mostra segna l’avvio di una nuova configurazione espositiva della sala Project Room di MAMbo, la cui funzione sarà prevalentemente dedicata alla ricognizione e alla ricerca storica sulle eccellenze della cultura contemporanea espresse in ambito territoriale.
La mostra è a cura di Uliana Zanetti, con la collaborazione di Giulia Pezzoli e Barbara Secci, e con il contributo scientifico di Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia (Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici – Alma Mater Studiorum Università di Bologna). In collaborazione e con il sostegno di Accademia di Belle Arti di Bologna.
Info: www.mambo.bologna.org
“Il circo del nano e della donna barbuta”, fino al 22 aprile 2018 (Biblioteca)
Cosa succede quando un nano e una donna barbuta si incontrano e si sposano? Mettono su famiglia e anche un circo! Sotto il “tendone” gli originali dell’ultimo libro di Fausto Gilberti e alcune sorprese circensi.
A cura di Corraini Edizioni. In collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo in occasione di Bologna Children’s Book Fair 2018. BOOM! Crescere nei Libri.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-18.30
Mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”: martedì, mercoledì, giovedì, domenica: ore 10-19; venerdì e sabato: ore 10-20
Pasqua (1 aprile): ore 10-20
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): chiuso
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – domenica e festivi: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – domenica e festivi: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-18.30
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): chiuso
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – domenica e festivi: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì – venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Pasqua (1 aprile): ore 10-18.30
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
Pasqua (1 aprile): ore 9-13
Lunedì dell’Angelo (2 aprile): chiuso