Il mese di marzo al BPER Forum Monzani si apre sabato alle 17.30 con Umberto Galimberti e il suo nuovo libro “La parola ai giovani” (Feltrinelli).
Nel 2007 Galimberti pubblicò il libro “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”: secondo l’autore il disagio giovanile era da imputare non tanto alle crisi psicologiche a sfondo esistenziale che caratterizzano l’adolescenza e la giovinezza, quanto a una crisi “culturale”.
A distanza di anni cos’è cambiato di quell’atmosfera che Galimberti aveva definito “nichilista”? Non granché, fatta eccezione per una percentuale non piccola di giovani che sono passati dal nichilismo passivo della rassegnazione al nichilismo attivo. Quest’ultimo, dopo un confronto serrato con la realtà, si promuove in tutte le direzioni, nel tentativo molto determinato di non spegnere i propri sogni. Il libro raccoglie la voce di questi giovani, che hanno bisogno di essere ascoltati per poter dire quelle cose che tacciono ai genitori e agli insegnanti, perché temono di conoscere già le risposte, che avvertono lontane dalle loro inquietudini, dalle loro ansie e dai loro problemi. E allora si affidano a un ascoltatore lontano, che prende a dialogare con loro, non per risolvere i problemi, ma per offrire un altro punto di vista che li faccia apparire meno drammatici e insolubili.
Umberto Galimberti (Monza, 1942) è un filosofo, sociologo, psicoanalista e accademico italiano e anche giornalista de La Repubblica. Umberto Galimberti è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca’ Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia.