È stata inaugurata sabato 10 febbraio a Castiglione dei Pepoli la nuova sede del centro “Arcobaleno”: un vero fiore all’occhiello per tutto il territorio, un modello vincente di vicinanza tra servizi e comunità, da esportare come esempio, come hanno ricordato i vertici di AUSL rappresentati da Chiara Gibertoni, direttore generale Azienda Ausl di Bologna ed Eno Quargnolo, Direttore del comitato di Distretto socio-sanitario dell’appennino bolognese. Monsignor Giovanni Silvagni ha portato i saluti dell’arcivescovo Zuppi che non ha potuto essere presente per altri impegni imprevisti: il vescovo ha un debito con voi, ha spiegato il vicario, ma lo salderà alla prima occasione.
A fare gli onori di casa il sindaco di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri, che ha ripercorso brevemente le tappe di un percorso durato quasi vent’anni, tra difficoltà tecniche e burocratiche, tant’è che ad un certo punto c’è stato chi ha pensato che il centro non sarebbe mai stato realizzato. Fondamentale è stato il ruolo dei familiari dei ragazzi inseriti nel centro che non si sono mai arresi e si sono impegnati con gli enti locali per arrivare a questo risultato raccogliendo fondi e contribuendo alla pulizia e agli arredi. Il presidente del Distretto socio-sanitario dell’appennino bolognese Marco Mastacchi si è detto molto soddisfatto della collaborazione tra sindaci e Ausl che negli ultimi anni ha portato a risultati concreti, di cui questo centro è un ottimo esempio.
Igor Taruffi, consigliere regionale, ha affermato di essere molto contento di essere presente all’apertura di un centro al servizio di persone meno fortunate: a migliore risposta democratica che le istituzioni possono dare in un momento in cui nel paese tira un’aria molto tesa.