Scacco ai componenti della banda dei garage che l’altra notte hanno compiuto furti in serie ai danni dei garage di un plesso condominiale di via Ungaretti del comune di Rubiera, nel comprensorio ceramico reggiano. Hanno “lavorato” nella notte per rimanere a mani vuote: una pattuglia della stazione di Rubiera durante l’attività di controllo del territorio nelle vicinanze dell’area golenale del fiume Secchia ha proceduto al controllo di un’autovettura in sosta in via Pedaggio Pedagna e dopo averne accertato la provenienza furtiva ha proceduto all’ispezione del mezzo rinvenendovi all’interno caschi da motociclista, trapani e utensili edili vari tutti ricondotti al raid furtivo consumato nella notte in un condominio del comune di Rubiera.
L’autovettura, rubata nella notte a Rubiera, dopo i rilievi di legge finalizzati a repertare le impronte rilevate da inviare al RIS per le indagini scientifiche di competenza, è stata restituita al derubato unitamente all’intera refurtiva stoccata all’interno restituita ai rispettivi proprietari dei garage. L’origine dei fatti l’altra mattina quando i carabinieri della stazione di Rubiera, su richiesta dei derubati, intervenivano in un plesso condominiale di via Ungaretti di quel comune, curando il sopraluogo di furto all’interno di 5 garage.
I malviventi nella notte previa effrazione della serratura di tutti i garage, penetravano all’interno asportando svariati beni (caschi da motociclista, trapani e utensili vari da lavoro in prevalenza edili). A distanza di un ora dal sopraluogo i carabinieri avevano modo di notare un’autovettura Fiat Panda in sosta in via Pedaggio Pedagna di Rubiera i cui accertamenti consentivano essere stata rubata nella notte sempre a Rubiera. L’ispezione sul veicolo consentiva di rinvenire all’interno tutta la refurtiva asportata la stessa notte dall’interno dei 5 garage di Rubiera. Sia l’autovettura che la refurtiva veniva quindi dopo i rilievi restituita ai derubati. Un recupero fruttuoso non solo sotto l’aspetto economico, alla luce del valore della refurtiva recuperata dai carabinieri, ma anche sotto quello investigativo. Al riguardo infatti i militari di Rubiera hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa che porti a identificare i malviventi in quanto gli operanti hanno rilevato impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione di competenza con i soggetti censiti in banca dati.