Lapam Confartigianato di Pievepelago, in collaborazione con l’associazione Appenninando, sta promuovendo l’idea di dotare il territorio di un servizio navetta a disposizione dei turisti che colleghi i comuni di Pievepelago, Fiumalbo e quello dell’Abetone.
“L’idea di dotare questa zona dell’Appennino di un servizio navetta – esordisce Moreno Migliori, segretario Lapam Pievepelago – nasce dall’esigenza di fornire a tutti gli operatori del settore turistico locale uno strumento in più nel percorso di costruzione di un’offerta turistica strutturata in termini di contenuti e di servizi turistici accessori.
Certamente il prodotto turistico Appennino ha riscosso un grande successo nel 2017 e anche per la fine dell’anno sono attesi grandi afflussi – continua Migliori -, ma è bene non limitarsi alla lettura del dato aggregato. E’ necessario tenere presente infatti che non tutte le zone della montagna beneficiano allo stesso modo dei flussi turistici. Questa nostra iniziativa si inserisce in un progetto di sviluppo che stiamo curando insieme all’associazione Appenninando per migliorare l’attrattività complessiva in un’ottica di filiera organizzata del turismo. Pievepelago e Fiumalbo sono contesti turistici molto interessanti sia sotto il profilo paesaggistico che per quanto concerne le iniziative dedicate agli amanti della montagna, la sfida è riuscire a farne emergere i tratti distintivi. Un servizio navetta di collegamento con il complesso dell’Abetone si inserirebbe in quest’ottica”.
La proposta Lapam e Appenninando è chiara: “Stiamo parlando di un servizio che faccia quattro giri di andata e ritorno da Pievepelago all’Abetone nei mesi di alta stagione. Abbiamo già realizzato in piccolo studio di fattibilità, e da un punto di vista dei costi la realizzazione è a portata di mano, già adesso i turisti lo chiedono; per arrivare al traguardo manca solo la convergenza di vedute strategica delle diverse realtà territoriali. Ci auguriamo che il mondo della politica accolga favorevolmente questa richiesta anche con un sostegno economico da parte degli enti locali: parliamo di un piccolo contributo perfettamente sostenibile dai bilanci comunali, a cui andremmo a sommare sponsorizzazioni e sostenitori. Con il sostegno dei comuni potremmo essere operativi già dal prossimo anno”.