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Turismo, numeri ok per l’estate italiana. A Reggio oltre 2mila imprese artigiane a vocazione turistica

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I fattori chiave di attrazione turistica durante l’estate sono costituiti da 8.300 km di costa, un territorio montano pari ad oltre un terzo (35,2%) della superficie nazionale e 352 comuni definiti “città di interesse storico e artistico” integrate da oltre 210 mila imprese artigiane che offrono beni e servizi di interesse per il turista.

Ad aprile 2017 si è raggiunto il picco massimo degli ultimi dieci anni delle presenze di turisti in Italia pari a 402 milioni nel totale degli ultimi dodici mesi con una crescita del 2,1% rispetto ai dodici mesi precedenti. Tale dinamica è stata trainata dalla crescita dei turisti stranieri (che costituiscono il 49,3% del totale delle presenze) pari al 2,8%, mentre la crescita dei residenti (che costituiscono il 50,7% del totale) è stata pari all’1,5%.

In particolare l’Italia si colloca al primo posto nell’Unione europea per presenze turistiche nel periodo estivo (giugno – settembre), seguita da Francia, Spagna, Germania e Regno Unito.

“Anche Reggio Emilia – sottolinea Italo Paltrinieri, presidente Lapam Confartigianato Turusmo e Pubblici Esercizi – in questo quadro sta facendo la sua parte: con l’Appennino, meta ‘storica’ di villeggianti provenienti non solo dal nostro territorio ma sempre più anche da fuori e dall’estero; con le città d’arte, capoluogo in testa; con il turismo enogastronomico, che unisce il territorio sotto l’egida del buon mangiare e del buon bere”.

Gli ultimi dati disponibili delle presenze turistiche a livello provinciale (in riferimento a chi ha pernottato in alberghi, strutture per vacanze, campeggi e simili) sono del 2015: ebbene le presenze hanno sfiorato quota 300mila (per la precisione 284.762) per un 552mila 741 notti totali, una media di 1,9 notti a testa. Il 31,6% delle presenze, quasi un terzo, sono provenienti dall’estero, un numero sicuramente interessante.

“Ma c’è di più – incalza Paltrinieri -. Sono diverse le imprese artigiane operanti in attività economica a vocazione turistica, un valore aggiunto importante, che potrà crescere di pari passo con l’aumento delle presenze turistiche sul nostro territorio”.

Nella provincia di Reggio Emilia queste imprese artigiane a vocazione turistica sono 2.119, l’11% del totale delle imprese artigiane. Gli ambiti settoriali dell’artigianato potenzialmente interessati dalla domanda turistica maggiormente rilevanti sono abbigliamento e calzature, agroalimentare, trasporti, ristoranti e pizzerie, bar, caffè, pasticcerie, abbigliamento e calzature, attività ricreative, culturali, intrattenimento. Rilevanti anche l altre attività manifatturiere e dei servizi, in cui sono comprese importanti attività dell’artigianato nella fotografia, cornici, gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, cure per animali domestici, centri benessere e palestre.